DI VlNCEMZIO VlVUNI. Zl$ inoltre il poco declive, chc Arno tiene fra quelle due pefcaje, fono il maggior capitale del loro foftentamento, perchè fe , Dio ne guardi, quello declive s’ aumentarte colla rovina della pefcaja dell’ Uccello, chc glielo toglie colla fua altezza ( e perciò quella pcfcaja va invigilata, e curtodita , come fabbrica la più gelofa, e la più importante ), vedrebbefi allora ciò, chc fa far la velocità dell’ acqua aggiunta al fuo pefo, come ne’ tempi andati è feguito più d’una volta, coll’a-ver per ifeavamento fatto reftar in falfo le fponde , e i ponti , e dopo fcalzati, e votati fotto , aver tutto in fine demolito ; niuno de* quali finirtri farebbe avvenuto , fe ( dato per poflìbile ) i fonda, menti di tali fabbriche fòrtero flati fatti non a piombo ( come di ne* ceflità vengono fatti da’pali, che fi ficcano per dover foftenere addof-fo gran pefi ), ma con grandirtima fcarpa attorno, e davanti, la qual fola fcarpa conferita ( e qui ila tutto ’1 miftero, e ’1 fegreto della {labilità de’ lavori in acque correnti ) conferita, dico, a’ folidi componenti il riparo, benché fcollegati, e fciolti, ed i quali fieno di forma non rotonda, ma affacciata , e rufpa, e di pefo artolutamente maggiore di quello delle martime parti della materia, chc la corrente di maf-fima forza può condur quivi, dove erto riparo fi forma, è ballante a contrallare, ed a refiftere alla gravezza, e rapidità di quello elemento, anzi a domarlo, a vincerlo, ed a fugarlo. E di fatto fi vede, che volendo fermare la corrottone, che fa il corfo dell’acqua ad una ripa, batta, anche dov’ ella faccia maggiori fdruci, il farvi un getto di quelli farti di cava, o di quelli cantoni rlíturali, o di fmalto, accompagnati , o no con fafeina, o con feopa, o con pruni, o con altro fimil legname fottile, e cedente, e quanto fi fia confufo, c difordina-to, che fubito vi fi vede mortificato l’impeto della corrente, in breve tempo allontanato’1 fondo, c ceffata in tutto la rofa. Quelli effetti feguono, perchè quel fartò, o quel cantone, col fuo proprio pefo, refifte quivi, e fupera di affai la forza della velocità, e del pefo dell’ acqua ; onde con quell’ eccedo difeende, ed arriva al fondo, e di mano in mano che l’energia dell’ acqua premente, e corrente gli va cavando di fotto il terreno, o la rena, o la ghiaja, feguita quello a profondarli finché arriva al fodo,o pjrc fin tanto che la detta energia, O 4 fupe-