dell’ Acque correnti. zi in commentario 12-755- quinarie, in erogatione 14018., e ne!Ia propria mifura fatta da fe medefnno ad capita duduum 21755. quinarie in circa, pensò, che in tutti quefti luoghi paftafl’e diverfa quantità d’acqua, cioè maggiore ad capita duttuum di quello che era in erogatione, c quefta giudicò maggiore di quella, che era in commentario. APPENDICE IL UN inganno limile feguì modernamente nell’ acquedotto dell’ Acqua Paola , la quale acqua doveva eftl're 2000. once, ed effetti* vamente tanta ne dovevano dare, e ne avevano date i Signori di Bracciano alla Camera Apoftolica, e ne fu fatta la mifura al principio dell’ acquedotto ; la qual mifura riufeì poi affai minore, e fcarfa, confiderata y e prefa in Roma, e ne feguirono difgufti > e difordini gravi, e tutto perchè non fu penetrata bene quefta proprietà dell’acqua corrente di ere-icere di mifura, dove feema la velocità, e di feemare la mifura, quando crefce la velocità» APPENDICE III- Slmile errore mi pare, che abbiano commetto tutti quei Periti, i quag- li per impedire, che non fi divertiffe il Reno di Bologna nel Po dalle valli, dove di prefente corre, giudicarono, che efiendo il Reno nelle fue mattìme eferefeenze 2000. piedi in circa, ed effendo il Po largo 1000. piedi in circa, giudicarono, dico, che mettendofi il Reno in Po, avrebbe alzata 1’ acqua del Po due piedi, dal quale alzamento concludevano poi difordini eforbitandftìml ovvero di ftraordinarie inondazioni, ovvero di fpefe immenfe , ed intollerabili a’ popoli in rialzare gli argini al Po, e del Reno;. e con fimili debolezze fi perturbano vanamente bene fpeffo le menti degl’ intereffati. Ma ora dalle cofe dimoftrate è manifefto, che la mifura del Reno in Reno farebbe diverfa dalla mifura del Reno in Po, ogni volta che farà diverfa la velocità del Reno in Po dalla velocità del Reno in Reno, come più efattamente fi determina nella quarta Propofizione. B 3. APPEN-