Adriatico. 159 no nel flutto medefimo Tacque marine, qualora nei Lidi, attorno de’ quali elle lcorrono, trovano bocche, o fiano porti aperti, per li quali entrar poifano ad inondar qualche Laguna; e non ha dubbio veruno, che per tali bocche gonfiandoli il mare qualche piede fopra T altezza primiera, feorrcranno T acque a guifa d’ un fiume veloce, riempiendo ben preflo il vaio d’ella Laguna; nel che fare accaderà ciò, che accader fuole ad ogiii altro vafo, qualora da qualche fua bocca verfa il liquore contenuto ; impe* rocche non folo vedefi feorrere il liquore molto veloce per l’orificio, onde sbocca , poco frattanto movendofi il reftante liquor del vaio, fe non quando diminuendofi s’abbatta ; ma di più, fe il liquore ha fe co arene, o altro torbidume, firafunano quelle verfo l’orifizio, per cui sbocca il liquore medefimo, e quivi da ogni parte vanno fermandoli ; cofa, che nel decantar con qualche vafo un liquore, che abbia fedimento nel fo.ido, ogni giorno s’olT rva ; onde non è maraviglia fe davanti alle bocche de'por* ti di quefla L.iguna fi formano fcanni, o banchi di fabbiont; e fe tal flutto durafle non già fei or; fole, ma d •! continuo ( co fi per imponìbile ) io non ho dubbio, che i fabbioni non fiuittero d’empire egualmente if n-di di quei canali, che fuori de’ porti ft 'li fin oggi fulla d.-il-a fi mantengono ifeavati, e che fon chiamati le foci, o che qui die >no le foife de’ porti medefimi ; ma perchè tal ingreffo delT acque non dura più che fei ore per volta, e quelle ancora non tutte eguali in velociti, dopo di che abbaffandofi nuovamente il mare , tira a fe , e per così dire, ribeve Tacque flette, che prima aveva dentro alla Laguna verfate ; quindi fegue, che nell’ufcita, che fanno quelle, unendoli coi la corrente già detta del mare, piegano feco da finiflra a delira, onde mantengono e-fcavata verlo quella parte la loro foce , e tanto più profonda, quanto maggior è il corpo d’acque, che era nelle prime fei ore entrato in Laguna; dal che è nato l’antico proverbio, o lia raalìmi di quelli Periti della Laguna, che gran Liguria fa gran porto, cioè a dire quanta più copia d’acqua ha da entrare, ed ufeire ogni fei ore da quelli porti, tanto più profonda fi manterrà fempre la foce de’ porti medefimi, per cui entrano !e navi; ed ecco fpiegato, fe non m’inganno, con molta verifimilitudiae, e qujfi direi neceffaria ragione, la caufa, perché le noflre foci de’ porri d’acqaa falla voltano tutte a man delira, laddove quelle de’ fiumi voltano « «