di Domenico Guglielmini. Corollario. Di qui è ch'aro, che fe fi crefce 1’ acqua nella conferva v. gr. fi. no a T V, di maniera che il principio del canale fia S, la fuperficie dell’ acqua fi difporrà per la retta S R parallela ad A D ; perchè effondo come C A ad A S, ovvero CO ad O V , così C D a D R , farà, pel Corollario 2. della Propofizione antecedente, CR altezza della prima fezione dopo F accrefcimento; e difponendofi l’acqua colla fuper-fkie S R, farà la fuperficie dell’acqua S R parallela ad A D, perchè fono fegati proporzionalmente i lati del triangolo S C R. PROPOSIZIONE V. Data F altezza, fotto la quale F acqua feorre per un canale oriz* zontale , ritrovare F altezza della prima fez'onc in un canale perpendi* colare, fotto la quale pofia feorrere la medefima acqua. Sia il canale orizzontale A B , e la fua altezza B D, e ad elio fia F»'/.«. applicato il canale perpendicolare B C della medefima larghezza: bifo-gna ritrovare l’altezza, fotto la quale l’acqua del canale orizzontale A B poiTa feorrere per la perpendicolare B C nella piima fezione di effa. Coll’affé B D fi deferiva la parabola equicrure B D E, che farà il compitilo delle velocità della perpendicolare D B , e ritrovata la media velocità F G, fi faccia come B E ad F G, così B D a B H: dico B H eifere la ricercata altezza. Imperocché la velocità media, colla quale feorre l’acqua pel canale orizzontale, è F G, e la velocità, colla quale dee feorrere per lo perpendicolare nella prima fezione B H, è B E, cioè quale fi conviene all’altezza B D; e le fezioni B D, B H, per eifere di eguale larghezza, fono fra loro come F altezze ; farà la proporzione delle velocità B E , F G reciproca delle fezioni B H, B D. Adunque eguale quantità d’acqua pallerà per l’una, e l’altra fazione B D, B H, laonde B H iarà Faltezza ricercata; il che ec. G g z Co- )