it8 Della Misura iicolare , dalla quale operazione fono feguite pcfiìme confeguenze, non ¿blamente la difficoltà della navigazione , ma peggiorata la falubrità dell’ aria, e- cagionato il riempimento de’Porti di Venezia. E per lo contrario la medeiima inavvertenza di non confiderare quanto alzamento d’acqua poteffe cagionare nelle Valli il Reno^ e gli altri fiumi aperti nelle medefime Valli di Bologna, e di Ferrara, è ficaia cagione, che fieno fommerfe dall’acque tante campagne graffiffime, e fertiliflime, riducendo le felici .abitazioni , e popolazioni d’ uomini a miferabili ridotti di pefei; cofe, che non farebbero affolutamente feguite, quando fi foriero mantenuti quei fiumi in ubbidienza, e mandato il Reno nel Po grande, e gli .altri fiumi in quello d’Argenta, e di Volana. Ora eflendofi dal foprannominato Monfig. Corfini detto affai nella fua relazione, io fo-lamente voglio aggiugnere un certo mio penfiero, il quale dopo che foffero regolati i fiumi, come fi è detto, tengo per fermo, che farebbe di un utile grandiflimo. Io dubito bene, che mi riufeirà difficile il pervadere il mio intento; con tutto ciò non voglio diffidare, che almeno quelli, che avranno intefo quello, che ho detto, e dimoftrato intorno al modo, e proporzioni, colle quali procedono gli sbaffamenti, ed alzamenti dell’acque correnti, che fi fanno colle divertami, ed introduzioni ♦ d’acque, Tetteranno capaci, che il mio penfiero fu fondato fopra la ragione . E febbene io non vengo alla precifione in particolare , aprirò almeno la ftrada agli altri, i quali, ufate le debite diligenze di confiderare la quantità dell’acque, che s’introducono, o che vengono divertite, potranno efaminare con puntualità il tutto, e poi confuliare quello, che farà efpediente di fare,. Facendo dunque io riflefiìone alla prima Propofizione, che gli alzamenti d’un’acqua corrente, fatti per nuova acqua,che fopraggiunga nel fiume, fono fra loro come le radici de’ quadrati della quantità dell’acqua, che corre, e per confeguenza che il fimile interviene nelle diverfioni, in modo tale, che camminando un fiume alto una tal mifura, per farla crefcere il doppio d’altezza, bifogna accrefcere tre volte tanto l’acqua, quanto correva prima, ficchè quando 1’ acqua farà quadrupla , l’altezza farà dupla, e fe l’acqua foife centupla, l’altezza farebbe decupla folamente, e così di mano in mano, e per lo contrario nelle di- ver-