13 5 funesta guerra sorse anche in forma ordinata, poiché, avendo questo concilio alzato a sede patriarcale la vescovile di Gerusalemme, Giovenale, che la teneva, raccolti i suoi ventinove vescovi suffraganei di Palestina, approvò con essi tutte le disposizioni del concilio che avealo esaltato, contrariando cosi indirettamente la dis-jmsizione del concilio di Calcedonia, circa i tre capitoli (a). E d’ altra parte, sebbene Vigilio, o per non più oltre soffrire i mali dell’ esilio, o perché gli paresse che le determinazioni del detto concilio non contrariassero i massimi articoli della credenza, avesse- lo approvato prima d’avviarsi a Siracusa dove dilla speranza d’arrivare a Roma mori, i vescovi dell’illirico e dell’ Epiro non accettarono i decreti di questo concilio, siccome pregiudiziali a quello di Calcedonia, e tennero il costituto di Vigilio fra lo scompiglio delle agitate coscienze. Intanto la potente facondia dei vescovi e preti italiani, stati seguitatori di Vigilio a Costantinopoli, e venuti da Siracusa nella Liguria, In-subria e mediterranea Venezia, venne a scompigliarvi grandemente gli animi, rappresentando ai popoli le violenze di Giustiniano, l’esilio di Vigilio e di essi medesimi, zelanti custodi di tutte le disposizioni del concilio di Calcedonia; e la rettorica rappresentazione trasse dall'una parte le lagrime, e dall’altra lo sdegno ilei devoti uditofi, mentre i ministri della corte imperiale pubblicavano i decreti del concilio e 1’ editto imperiale. Già caldamente protestavasi la fede tradi- (a) Coutil. Jerotoljmilanum, an- 553. Il solo Ate»san-dro,vescovo il" Abita, non approvò, e perciò fu dadi altri deposto.