«7 CAPITOLO IV. I Veneti» ni colle armi ti difendono dai co reali — e colla induttria rifanno i danni recali dal governo ili Teodo-rico. — Esposizione degli scritti di Cauiodoro, rispetto ai Veneziani; — cognizioni che dai cottumi e trafliclii loro w ne ritrae;— Papa Giovanni apedito ambasciatore a Costantinopoli da Teodorico re, — il ctii sdegno per le opere di lui fa che alcuni vetcoti cattolici ti ritirino fra i Veneziani ; — prima loro marittima vittoria. — Novelli impeti di armate nazioni doltremon-ti cacciono alle itole altri fuggiatchi. — I Veneziani aiutano liberamente colle navi loro Belisario, e poi Piarsele, capitani di Giustiniano imperatore, a pigliare Ravenna. — Narscte in Riroalto mie il discorso dei deputati di Padova; — ritpotta di Nicolo tribuno di quell'isola. — Delle veneziane assemblee. i Je «pade e le Caccole,desolanti tante italiane provinole e la mediterianea Venezia, cacciavano gente a popolare la marittima; ed i Veneziani, salvi da quei disastri, consolavano la pietà, accogliendo i fuggiaschi, e godevano vedendoli creso.'re e prosperare loro stato; ma tale consolazione, veniente da parte di terra, era conturbata da mestizia veniente da parte di mare. Poiché corsali slavi, sbucando dai seni di mare delle spiagge dell' Istria e della Dalmazia, li assalivano e rubavano naviganti non ancora incoraggiati dalla bussola, e perciò veleggianti marina marina, a recare lor sale ed altro frutto di loro industria nella vicina tei-raferma ed in altri paesi, e portando in patria fra rom-