>54 na (a), c che avendo abbracciato lo scisma, riprovato da quella chiesa di cui era Gglio, 1' esarca, fervendo allora quella contesa che accendeva la corte di Co-stantinopoli, lo volle ad essa chiesa ubbidiente; e perciò andò a prenderlo a Grado, non perchè l’imperatore ?’ avesse sovranità, ma per furiarlo a comunicare con essa: e per questa ragione avrebbelo preso, se avesse potuto, anche in un’ altra città. Morto Severo, gli successe Marciano nel seicentoset-tc, e poscia Candiano nel seicentodieci. Ma Gisulfo, duca del Friuli, e re Agilulfo condussero i vescovi di quella provincia ad ordinare patriarca di Aquileia Giovanni aliate, che vi sedette contro il patriarca di Grado. Di questo modo venne fatto ai Longobardi, intendenti ad abbassare la prosperità dei Veneziani, eli mettere un potente nemico nel loro confine. E Candiano, pochi anni passati, mori di dolore per vedersi contrapposto il nuovo patriarca dell’antica Aquileia. A Candiano successe, nel seicentoquindici, Epifanio in Grado, novella Aquileia, eh’ ebbe Cipriano a successore per alcuni anni. Ed i Longobardi, non riusciti a fare che i patriarchi dalla novella tornassero alla antica Aquileia, elessero l’ariano Fortunato a patriarca di questa città. Il quale, imbarcate soldatesche longobarde, assalì improvvisamente Grado, e uccisi i guardiani della chiesa patriarcale e spogliatala della ricchezza, presto tornò colla preda alla sua sede. Papa Onorio, rimproveratolo, elesse Primogenio (46) a pa-triarcadi Grado,nel seiccntotrenla. Il quale, dopo va- («) Severo di Ravenna, dopo Elia, fu assunto al pontificato, il quale. ec. (Iacopo Valrason, Storia del Friuli').