aa I Goti, anticamente abitatori di quella regione che f’russia diciamo, valicato per soprabbonderole moltitudine o per dimora sjierata migliore, il baltico mare, approdarono alla contrada che chiamasi Svezia, di cui una provincia conserva ancora da essi il nome di Golia. I)' onde poi una parte di loro, condotta da re Beng, ritornò al primitivo paese, dal quale cacciata dai Yeuden, uno dei popoli stanziati oltre Vistola, ritirandosi ver-o mezzodi, invase la Dacia, oggidì Tran-silvania, oltre Danubio, già da Marc’Aurelio conquistata. Questi polenti sopravvenuti pascalo questo fiume, fecero impeto guastatore in Macedonia, ed in Tracia, e, valicato l'Klles ponto, in Asia minore. Ma guerreggiali dai fiumani e provata vicendevole fortuna d’armi, l'imperatore Aureliano ripulò buon consiglio nel duccentosettantatre liberare quelle regioni da tali infesUlori con un trattalo, ondeabbandonò loro la Dacia olire Danubio facendo gli originali Daci passare di qua di questo fiume nella Mesia, che dai passali denominò novella Dacia. E tale polente grosso di Goti fondò in quell' ottenuta contrada un im[«rio che distesero dal l'unto Eu-ino alle rive del Don; imperio bagnato dai Gumi Dniester e Duirper. Allora si divisero in Goti di parte orientale, cioè Ostrogoti fra il Dm e Dniester, e di occidentale, cioè Visigoti fra Dniester ed il Danubio ; sopra quelli regnando la casa 4 mal a, o sia la para, e sopra qnesti la Balla o sia l’ardita. Ma la minor parte di essi rimase sparsa |»er le già invase regioni, Tracia, Macedonia, ed Asia minore, iqoali perciò furono delti piccioli Gali. Poscia che le religioni mettono, più che non si pensa.