»9 inutile cupidigia le belle inespugnabili grandezze della metropoli; e sfogando In sdegno di non poterla [vendere, si s|nrtero furi «aulente a saccheggiare la vasta regione dal mar Nero all'Adriatico. Alarico di stirpe Balta reale fra i Visigoti, nato e cresciuto in Pcuce, isoletta alle foci «lei Danubio, d’ animo alto e guerresco, allegrato dalle rittone ilei roinpallio!ti, godi di udirsi acclamato capitano per condurli contro Teodosio, mandato da Graziano imperatore d' occidente a combatterli, e di sconfìggerlo e cacciarlo dentro le mura di Tessalonica ; onde il poeta Claudiaoo cantò, che i monti riinuovcvonsi ed i fiumi disseecavani per non indugiare le rittoiie ilei grande figliuolo del Danubio (a). Ed il veloce vincitore avrebbe allora disfatto l'imperio di Costantinopoli se avesse potuto rattenere F impetuoso esercito •lai disperdervi a rapinare per la Tracia e la Macedonia. Teodosio, riparate le forze e ripigliate le armi, senza però poter vendicare la sconfitta di Adrianopoli, riuscì, dopo varia fortuna d'armi, a fermare coi Goti nel trecentotlanladue questo trattato: non riprendessero le armi contro i' imperio, ma si contro barbari popoli, volenti invaderlo; lasciassero le occupate contrade , e si rimanessero nelle avute oltre il Danubio; •leverò scelli soldati da distribuirsi per lo romano e-sercilo, e sarebbero dall' imperatore Graziano tenuti quali amici ed alleati. E nel Irecentonovantaqnattro li vediamo appunto quali alleali di Teodosio, già salito all' imperio, marciare contro Eugenio usur|«i<>~ (a) Claudiana*. Dt bello gotico. — E Pnnlimw in Sj», lib IL