83 allogati, dove i meriti erano disparsi. E gli Ostrogoti, trattando per un secolo coi civili Greci, aveano addolcili e non corrotti i loro costumi, per la qual cosa erano assai meno feroci degli altri barbari. Quantunque Zenone avesse cotanto esaltato Teo-dorico in un cogli Ostrogoti, non poteva lasciar di temerli, perchè erano più volle stati assediato» di Costantinopoli. Laonde per allontanarli e perchè non |wteva adoperare le sue soldatesche, necessarie a difendere gli orientali conGui da altri nemici, secondò con piacere la brama di re Teodorico di marciare in Italia a discacciarne Odoacre, senza che penetrasse l'alto concetto di lui di fondarvi novello unico imperio. E già l'impotenza degl' imperatori di Costantinopoli aveva nelle lor menti fatta sorgere la falsa politica di abbattere un popolo nemico colle armi di un altro. Perciò Teodorico col grosso corpo de’suoi Ostrogoti fu terribilmente alle Alpi giulie (a), godendosi Zeno-ue ch'egli, impegnato a combattere colà, non si rivol-gerebbcconlro I" imperio, che per questa [«litica credeva salvo da un Attila novello. Odoacre, disposto suo esercito colà presso la rovinata Aquileia ad impedire agli Ostrogoti il valico del-l'Isonzo, si accingeva a valida difesa, mentre molte fa- (a) TheoJorìcus in Italiani proficiscitur; Gothi se corniti* adjuxerunt, parvulis focminivjue io plauitra ira-politi», cuoi Mippcllectili quaulacumque deferri potuit. ( Procopius, De bello Golh., lib. I). Ed Eooodio, panegirista di Teodorico, dice con retto-rica ctageraiioue : Migratile tecum ad dutanmm tumido, ec.