3 I 5 ddl'impotente doge. Il quale, per antico, era capo dei tribuni nell’ ordine della civile giustizia, tutti nobili da lui eletti ed a lui subordinati, clic non solamente cedevano giudici per le isole, ina pure nelle isolette, rhe andavano unendosi nella formazione di Venezia; e si ritrae che si sottoscrivevano jier testimonii nei principali patti per validarli, perchè è fatta menzione ilei nome di Amato, tribuno di Luprio ( ora sestiere di santa Croce) e. di Vigilio, tribuno di Gemini (ora sestiere di santo Paolo),quali testimonii di un patto fra il doge Orso primo con Valperto, patriarca d’ Aquile-ia. Ed i tribuni, sebbene divenuti subordinati al doge, conservavano ancora assai autorità; poiché Angelo Partecipazio, tribuno di Rivoalto, cioè di Venezia, si oppose a Beato doge (de’quali diremo), volente trasportare la sua sede dalla rovinata Malamocco in Rivoalto, di molto cresciuta; e Beato si ridusse allora a dimorare in Olivolo. Non è poi chiaro se i tribuni, oltre all’ uffizio di giudici, avessero anche quello di mantenere la quiete, ed impedire e frenare i disordini; il che oggidì chiamasi uffizio di polizia. Certo è che, morto il doge, entravano quali rettori nell'interregno; proponevano i degni del principato, e mantenevano ordinata l'assemblea; uffizio, nel tempo di poi fatto dai consiglieri. Sembra che i tribuni abbiano durato fino al doge Orso Partecipazio, cioè intorno 1’ anno ottocentosessantaquattro, poiché non si leggono più nei pubblici documenti delle croniche sottoscritti tribuni, ma sì giudici e consiglieri. Calisto, patriarca d' Aquileia, inquieto ed ardito spirito, godendo di vedersi erede delle ostili pretensioni degli antecessori contro le isole, invase Centena-