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furente «Iella Daria sembravano nascondere al mondo. Ed il grosso ilei Visigoti capitanati da Fritigerno, spe<ll messi all' imperatore Valente chiedilori di terre (9) nella t racia che coltiverebbe, promettendosi obbediente e difensore dei confini dell'imperio contro gli Un-111. Valente, esaudita in Antiochia l'inchiesta, ristrinse 'la liberalità volendo consegnassero armi e figliuoli che, «listribuiti per le provincie dell'Asia romana ad incivilire, sarebbero sfatichi della fedeltà dei loro genitori ; e«l accogliessero vescovi e preti ariani, che li istruirebbe ni di lor dottrina. Ma la condizione, consegnassero 1’ armi, insopportabile ai superbi e bellicosi Visigoti, non fu fatta, |»ichè per ritenersele, offersero prezzo, facilmente ricevuto dalla cupidigia dei ministri di Valente. E fu visto il Danubio passalo e ripassato da l«rche assai,che tras|>ortarono dalla sinislraalladestra sponda la moltitudine di due milioni di Visigoti, e j«i furono veduti monti e pianure di Tracia formicolare di quella moltitudine, donne, fanciulli, vecchi e guerrieri.
    Furono tanti ed inumani i travagli fatti ai Visigoti ' patire «iagli avari e malvagi generali di Valente (a), che gittaronsi di collo il giogo crudele;e capitanali dai valorosi Fritigerno ed Alarico, spiegarono all'aria lo nazionali bandiere, e 1' aria risuonò della terribile e lugubre musica della barbarica tromba (ò);suono, che
    (a) Giornandes, De rebut Gelidi. — E s. Girolamo ci dice: per avaritiam Maximi tlucit ad rtbellionem fame coacti tunt (Chrooicon).
    (4) Vexillis de more sublatis, auditisque triste sonan-tibus classici« (Amai. Marceli., XXX, 5).