— 79 — Come Idria, Postumia spetta a noi. Se non la tenessimo, il flutto della gente balcanica, il flutto della barbarie schiava, giungerebbe a una ventina di chilometri dalle mura di Trieste. Col distretto di Postumia lasceremmo in mano degli Schiavi meridionali il valico di Longatico, quello di Nauporto e forse quello di Prevaldo, che costituiscono da tempo immemorabile la vera Porta d' Italia, la soglia latina calcata dalle incursioni boreali e orientali dei barbari di ogni evo E il cittadino di Trieste libera, salendo su una delle colline che incoronano San Giusto, potrebbe domani scorgere a occhio nudo sopra la porta d’ Italia la bandiera di quel nemico che non cessa e non cesserà mai di agognare il grande porto incurvato verso il mare dogale. Rinunciata Postumia, è anche rinunziato San Pietro del Carso col suo nodo ferroviario quasi equidistante da Trieste e da Fiume, per cui chi lo domina ha in piena signoria la corrente commerciale. Rinunziato San Pietro del Carso, è anche rinunziato il distretto di Castelnuovo che comprende una larga zona di terreno carsico. L'avversario cosi occuperebbe la cresta del Carso mediano, dal Monte Aquila al Monte maggiore ; dominerebbe la valle del Timavo soprano, togliendo a Trieste tutti i suoi disegni d'acquedotti e d'opere idrauliche ; minaccerebbe da presso la ferrovia fra Trieste e Pola distruggendone il valore strategico ; indebolirebbe la fortezza navale. Noi perderemmo inoltre il baluardo