gl troppa gioventù, Augustolo, ultimo fantasma di romano imperatore, che sbandeggiato lasciò vivere oscuramente in Lucullano nella dimenticanza dei contemporanei e dei posteri. E non pur quest'impeto devastatore cacciò a fuggire spaventate famiglie, ma la violenza dei barbari, messi padroni del terzo delle terre tolte a'proprietarii, mandò gli spogliati ad andar tristamente col mobile avere lungi dai rapiti poderi, molti in ¡strano paese; ed i ritrosi d'abbandonare Italia, recaronsi a stanziare fra i Veneziani. I quali, ordinati a civile sicurezza ed a proprio reggimento politico, di che mancava la miseranda Italia, godevano di vedere nelle nuove accolte famiglie maggior modo di .indar crescendo Io stato. E dir non sapresti se più le spade e gl’inccndii dell’esercito di Odoacre, o la cruda spogliazione dei poderi, abbiano spintoalle isole fuggitivi, che potevano alleviare il dispiacere delle abbandonate opulenti citta, mutate in tremendi campi d' armi barbariche, recandosi a godere sicurezza più rara delle dovizie, che sapevano goduta da tante famiglie fuggite dai Visigoti, dagli Unni e dai Vandali. Le donne, gli eunuchi, le teologiche controversie ■Ielle farti cristiane, le fazioni del circo ed una minuta e ristretta letteratura, prendevano vicendevolmente i piccioli spiriti degl’ imperatori d’ Oriente. I quali in OHlanlinopoli dicevansi romani imperatori con quella vanità, con cui, da che più non era l'imperio di Roma, s'illudevano fosse ad essi scaduto, quale politica eredità; e la loro impotenza conlentavasi di un apparente e nominale principato sopra i barbari r** che. abbattuto questo imperio, avrano alzato i loro troni sulle sue rovine. Perciò Z/enone imperatore, die- 4"