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quale maggioranza, imperando tuo figlio e tuccettore Coatanzo, che proiettava ariaimmo, alzumi vie più a dominare nei concili», nella corte e per le provincie. E lanciando tiare il breve, ma famoto imperio del succeduto Giuliano (clic con occhio tpregialore guardava ambedue le |«rli contendenti, adattandole ambedue, e mirando colle parole, cogli editti, coll' etempio « colle opere a dittender* e fortificare l’antica («gana ivligione dell' im|«rio, nell' autorità e nello tplendo-re dei riti e dei templi) poteia noi lre<eotote-Mmia-quattro Valente, cui Valcntiniano primo, tuo fratello, diede I' imperio orientale, colà proteggeva forte I* a-rianitinoj e poco di poi l'imperatrice Uiuttina, etten-do minore tuo figlio Valcntiniano II,ed imperatore in ocridente, lo tratteneva e propagava in Italia ( 13).
   Tali ettendo «tate le vicende della dottrina cattolica e di quella di Ario, un tecolo prima dello tlabili-mrnto di Venezia in Rivoglio, non abbiamo particolare notizia, te le itole in quel tempo, e nel più rimolo del primo e tecondo tecolo «leil'era critliana, abbiano proiettalo religione pagana rame la vicina mediterranea Venezia, o tic no, quando etaa o prima, divenute criticane, c te vi tia entralo 1' arianitmo. Ma è credibile che alcun antico vetcovo della vicina Aquileia, eoo quella cirt-otpetinne mesa dalle |<enecuziuni, e colla quale avrà relto la parte critliana cattolica di «Ma, abbia operato ad introdurre il raUolk-iuno fra quei poveri ivilani, dal governo romano appena tapuli j e quindi etai l'abbiano protettalo in quel loro ¡«»lamento, ed in progret«) manifetlalo colla OMlrnziooe della china in Rimalto, nel lempn in coi regnava Ooorio, caldittimo oallatorc del calloliciMBo, colle leggi più lo-