— 133 — di Fiume costituito in giustizia e in libertà fa giuramento di combattere con tutte le sue forze, fino all’estremo, per mantenere contro chiunque la contiguità della sua terra alla madre patria, assertore e difensore perpetuo dei termini alpini segnati da Dio e da Roma. Dei fondamenti I. Il popolo sovrano di Fiume, valendosi della sua sovranità non oppugnabile nè violabile, fa centro del suo libero stato il suo « Corpus sepa-ratum », con tutte le sue strade ferrate e con I’ intiero suo porto. Ma, come è fermo nel voler mantenere contigua la sua terra alla madre patria dalla parte di ponente, non rinunzia a un più giusto e più sicuro confine orientale che sia per essere determinato da prossime vicende politiche e da concordati conclusi coi comuni rurali e marittimi attratti dal regime del porto franco e dalla lar ghezza dei nuovi statuti. II. La Reggenza italiana del Carnaro è costituita dalla terra di Fiume, dalle isole di antica tradizione veneta che per vóto dichiarano di aderire