37 esercito tulle vicine dirupale montagne, ed indolitilo «fidava il tanto maggiore nemico. E imponibile oggidì chiarire >e Slilimne abbiagli, come allora fu detto, lascialo a bello »tudio ritirata, o teAlariconrl tuo coraggio trovai«! modo da Girti aucora temei e; certo ti è, chetale ritirata diede a Stilicone la nominanza di liberatore d" Italia, ed accese neU'animo di Alarico Immolla di tornare vendicatore dell' attallo nel giorno di [tk|ua. Onorio trionfo in Ruma di vittorie non tue; ed i pubblici giuochi dell'anfiteatro furono per l'ultima volta ancora macchiali dai crudeli combattimenti dei gladiatori, già vietali cenl'aoui addietro da Coti an lino; ed il coraggio» monaco Telemaco che teete, a quanto fu detto, nell'arena [ier «pararne due, fu morto da una leiupetta di tatti giuntigli addotto dalla moltitudine, ticcotne rompitore del crudittimo piacere. Tanto tono durevoli le abitudini dei popoli! Molte agiate famiglie impaurando della gnatlatrinca la la di Alarico, erano fuggite a t lamia re nell'itole; ma la battaglia di Potenzia, facendo credere cosala la lem poi a, ni più la prepotente paura reprimerlo l'af-lello alle caie ed alle terre latciale, cd anzi parlando agli animi amore ed abitudine di patria, molti rifuggiti tornarono alle amale dimore, latciando ai poveri IV ila ni i guadagni di venduta provvisione, eolie barche recala dai più vicini lidi o procacciata «dia petea, e di tpete falle per rendere più acconce a maggiori bisogni catuc.e, allora però più care dei («lagi di Aitino, di Opitergio, di Concordia e di Aquileia, taccheggiali dai rapinatori. Ed Onorio cotanto impaan di Alarico, che non più tlette in Milano, ma ti in Ravenna, unto circondala da |«nlani, che te i barbari