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duca di Brescia, fu coronalo re nel seiccnlotrentasei. Conquistatore (li tutte le fortezze che rimanevano ai Greci dalle Alpi giulie alle cozie, e fino a Lune in Toscana, fece distendere la compilazione del codice delle leggi longobarde, c lo pubblicò a'dì venti di novembre del seicentoquarantatre nella generale assemblea della nazione; ed allora la mediterranea Venezia fu interamente tenuta dai Longobardi. Sebbene egli professasse la dottrina di Ario, concedeva che in ogni città, oltre l’ariano, vi fosse pure un vescovo cattolico, onde il regno era religiosamente diviso. Ma la protezione del re e del governo alzava l'ariana sulla dottrina cattolica; ed il re, accogliendo città e provincie, che dal reggimento dei cattolici e<archi al suo voleano passare, operava pure con questo mezzo a venire a capo, che la parte cattolica, collegata cogli esarchi e coi papi contro lui, fosse di più in più abbassala. Dall’ alternare poi dei re cattolici e ariani sorgeva il sopra-Mare ora dclt'una ed ora dell' altra credenza ; ed avresti veduto volgersi chi all' una e chi all' altra, ed un vicendevole perseguitarsi, secondo autorità e potenza di vescovi e di governatori. E perchè ci mancano storici contemporanei, che ci diano particolari notizie delle reciproche persecuzioni e delle sanguinose con-tese,un retlogiudizio di analogia,fondatosopra i piangevoli annali deliri isliancsimo, cominciando dal suo quarto secolo, ci figura alla mente quei fatti che a-vranno travagliato Italia; i quali saranno stali tanto crudi, quanto la gente del tempo dei Longobardi era inferocita da una ignoranza più grande e piti pertinace di quella dei tempi posteriori; nei quali deploriamo Alemagna, Francia, Svizzera, Olanda, Inghil-