3oo
CAPITOLO XI.
Obelerio e Fortunato propongono e sostengono nel consiglio dei tribuni di collegarsi con Carlo e con Pipino nella prossima guerra di questi due principi contro Niceforo. — Nel grave negozio si convoca l’assemblea; —■ ed Obelerio doge, ed Onorio, tribuno di Malamocco, parlamentano perchè tale alleanza si stringesse;— ma Angelo Partecipazio arringa contrariamente, e vince il partito. — Obelerio e Beato mandati ambasciatori a Carlo. — Pratiche tenute da Fortunato e da Obelerio a tradire la patria ; — il quale, siccome traditore, è sbandeggiato per sempre. — Pipino assalisce con grandi forze i Veneziani nelle lagune. — Parlamento di Vittore da Eraclea all'armata. — Vittoria dei Veneziani in questo secondo pericolo di cadere. — Angelo Partecipazio eletto doge; — fu primo che sedesse in Kivoalto.
   Per quella deplorabile verità, che negli andati secoli il maggior numero dei trattati duravano interi finché 1’ utile od il timore che li aveva dettati, parlava a coloro che li aveano scritti, verità più attuata quando i principi erano emuli in vanagloria, Carlo-magnoj mosso da quella malnata bramosia d’interminabile imperio, la quale avealo sospinto ad usurpare ai nipoti lor paterno regno, ed a farli poi, in un colla misera madre,disparire dal mondo ; bramosia, dal cortigiano patriarca Fortunato rivolta ed accesa a conquistare Dalmazia, Carlo deliberò di mandare ad effetto il disegno d’impadronirsene, mirando con tale