i3a CAPITOLO V. La conte»» ili papa Vigilio col primo Giustiniano imperatore— e col concilio ili Costantinopoli ; — e lo sciama che in Oriente ne venne, e si distese finanche ìu Italia; — l'arianesimo ilei vittoriosi Longobardi, — e le sopraggiunte invasioni di più barbari popoli crebbero cotanto la popolazione e lo »tato delle isole veneziane, ch'esse guadagnando maggiore commercio, • aitarono a tanta marittima potenza, da essere chiesta in aiuto dagl' imperatori — e ila decorarti di tedi vescovili — e di una metropolitana. — Per quanto i Longobardi (osterò potenti e tentassero sottomettere i Veneziani, dovettero contentarsi di profittare de! lungo Kitma per danneggiarli. — Disposizioni al novello reggimento per dogi. M entro Xnrsetc valicava sui navicelli dei Veneziani le lagune, e prendeva Ravenna, il detto Giustiniano primo, zelando per le definizioni dogmatiche dei quattro primi generali concilii di Nicea, di Costantinopoli, ili Efeso e di Calcedoni», avea, fra le molte leggi punitive delle contrarie credenze, pubblicato quella: dovessero coloro, che le tenevano, disdii le iti tre mesi, o subire I* esilio (a); e se per politica non («) Denique omnes co», qui illoruro (cioè del patriarca »«torio e del monaco Eutiche, capi di erronee parti rrittiane)opinionein seeuti »uni, et adhuc sequendam pula» t ; quoti, si post banc nostrani conititutionein, et ple-nistimam bea ti ssi morii m episcoporum, qui in nostri» re-