— 13 — occupazione jugoslava, i Granatieri di Sardegna, al Coniando del brigadiere generale Paolo Anfossi entrarono a Fiume. Erano le prime truppe ita-Uane che i Fiumani vedevano nella loro Città, dopo tante ansie, e dopo tante vicende. Ad esse andò naturalmente tutta l'esultanza e tutta la passione accumulatasi dopo una s) lunga attesa ; e d'altra parte, nell'animo dei Granatieri, quei sentimenti si ripercossero, errando un vincolo indissolubile. Durante un periodo di dieci mesi, che furono mesi di continue lotte e di continue incertezze per la sorte della italianissima terra, i Granatieri e i Fiumani rafforzarono sempre piò la loro fraternità. Ma venne la triste ora del distacco. E bene ricordare a questo punto, che i granatieri non erano, purtroppo, le sole truppe alleate che si trovavano a Fiume. L'alto consesso di Parigi. con la supina acquiescenza dei nostri rappresentanti, volle che Fiume fosse presidiata anche «la reparti frane«*«, inglesi, e americani. Nè mancavano, coi francasi, per rappresentare degnamente la causa della civiltà, anche le nere truppe annamite ! Ora accadde che nel luglio 1919 scoppiò a Fiume un grave tumulto. Già da tempo i soldati francesi manifestavano apertamente le loro simpatie per la croataglia e non cessavano purtroppo dallo spalleggiarla in ogni modo rontro i Fiumani. Un triste giorno, alcuni soldati francesi avvinazzati strapparono dal petto di una fanciulla