8 lezione, usata dal preture della Gallia sopra del virino veneto popolo amico e minore sì, ma non sottomesso, tale significato ci dimostrerebbe che questo popolo, senz’essere stato vinto, sia caduto in quella condizione in cui lo maggiore mette il minore, e che quindi i Romani facessergli sentirequanlo fosse subaltérnalo al Campidoglio. Passati circa cent'anni dalla della ultima alleanza, la guerra dei popoli confederatisi colà nel paese dei Marsi contro Roma per avere la romana cittadinanza e l'utile onore di magistrature, mutò la condizione anche dei Veneti. Perchè In cittadinanza da quei popoli ottenuta con l’arme, fu dal prudente senato allargata oltre il Po ad illustrare i Galli transpadani ed i Veneti; e quindi Aquileia entrò nella tribù Velina, Concordia nella Claudia, Aitino nella Scozia, Padova nella Fabia, Este nella Rnmilia, Vicenza nella Menenia; e molli Transpadani e Veneti sedettero pure nel senato romano. Ed il veneto paese entrò cosi ad essere porte dello stalo delle italiche cose; stato ch'era centro e capo di tutte le romane province, e godeva di quella più ampia libertà dall’ altezza ilei sette colli comportala. Certo si è, che presso a quella grand'epoca in cui la nmana repubblica si mutò in monarchia, veggia-ino la Venezia soggetta ai Romani; e fra i falli che tale ce la dimostrano è quello di Asinio Pollione, che ron alcune legioni e eoo guerresca ferocia la tenne nella obbedienza di ila reo Antonio triumviro (a). Nè ri accordiamo eoo alcuno storico oel dedurre da una («) Vellejus Pater«., ano. ‘S.