67 voalto, a crescere e regolare Venezia marittima, ed a prepararle sì grande avvenire. Ragionate queste storiche cose, ne viene che la suddetta scrittura sia stala distesa non molto prima che Andrea Dandolo scrivesse la sua cronaca,cioè non molto prima del milletrecentocinquanta ; cioè otto secoli dopo l'epoca ch'essa scrittura assegna alla spedizione dei consoli in Rivoalto. Perciò la critica, i fatti e le ragioni storiche fondatevi sopra, dimostrano quanto poca, anzi nulla, sia nell'ordine delle storiche autorità quella della scrittura dell'archivio di Padova. L' essere stati posti certi magistrali detti nel tempo di poi consoli eguali in potestà per le isole, poiché Rivoalto non aveva allora maggioranza, probabilmente suggeriti al comune dai principali sopravvenuti, siccome quelli che dagli abbandonali e più colti paesi recavano idee di miglior reggimento,non contraddice e guastala libertà degli originali e dei primi sopravvenuti, collegati a popolo. Poiché questi magistrati corto furono da esso liberamente po*li, e non inviati, nè dipendenti da Padova; della quale libera elezione ci chiarirà contagionata induzione il fallo, ed il modo del reggimento per tribuni adessi succeduto,del quale, siccome meno antico, la storia ci dà positiva contezza. Ma non bastando le gotiche invasioni a dare forma maggiore al novello stato, gli Unni, feroce tartaro popolo uscito dalla vasta asiatica regione settentrionale, cacciali i Goli ben olire il Danubio, siccome dicemmo, e vogliosi della buona fortuna avuta dai Visigoti in Italia, e dai Vandali, dagli Svevi e dai Borgognoni per la Gallia e la Spagna, ebbero in Atlila, levato a loro re, un grande, che girando alla sua ambizione