iG4 con quella nobile forza che avea represso la voce di mal concetta ¡mi ticolare utilità; voce malefica, che fa-cevali sorgere bramosi d'oro e ili potenza, esperti in pratiche a trarsi parteggiatori, a mettere discordie per indebolire gli emuli, e procaccianti non la patria, ma la propria grandezza. Questa intestina calamità era gravata dall'altra arrecata dai Longobardi, i quali, cupidi dell'abbondanza dei Veneziani, non pure vincevano le difese foci dei fiumi e ne sbucavano ad assalire con barche armate Grado, Eraclea e Rivoalto, ma adoperavano a valicare le lagune sopra ampi tavolati carichi di guerrieri, accingendosi a soggiogare quel (HijKtlo, che per due secoli avea con faticose industrie progiedito in prosperevole fortuna, e col senno in buoni costumi ed in ordine politico e religioso, od crasi conservato libero colla ragione, col coraggio c colle armi. E da [»arte di mare pirati istriani, libur-ni e dalmati, entrati nottetempo ndl'estuario, non bene guardato dai discordevoli e poco curanti tribuni, sbarrarono tacitamente dai vascelli su quelli dei Veneziani, venuti carichi di merci orientali, mentre gli stanchi inarinieri, per troppa sicurezza dormienti, lascia-vanli ammassare molta preda. Ma poi, svegliati dal movimento e dall’ affaccendarsi di quei rapaci, ed accintisi a rispingerli, quantunque non bene in armi, già stavano per essere sopraffatti, quando la ciurma di altre vicine navi stanti sull' àncora, accorse allo strepito del combattere, ed i pirati, vedendosi fra due nemiche parti, le combatterono per alcun tratto; ina poi risalirono lor vascelli, senza che i Veneziani potessero impedirli di seco portare fra mollo sangue buona parto del raccolto bottino.