44 un altro impelo calauiiloso, onde alcune famiglie disposte a ritornare alla patria, rimasero nelle isole veneziane. Olimpio, saputo in ricoprire la ribaldaggine colla cristiana pietà, messo in corte e levato ad onorevoli ulKzii da Stilicone,era riuscito a soppiantarlo neU'ani-ino del debole e credulo Onorio; e, come fosse nato a fare la rovina ed il ludibrio di Roma e d' Italia, ao rese, oltre che colle fallaci parole e colle vili delusioni, anche con due crudelissimi fatti, l'ira e la cupidigia di Alarico a fare terribile impelo in Italia; falli, che siamo per descrivere, siccome movilori della feroce invasione, cacciatile molte altre famiglie a crescere lo stalo del notissimo asilo dell'isole. (Questo novello favorito, non contento di padroneggiare il povero spirilodi Onorio, volle pure menarlo a lasciargli disporre della vita ili Stilicone suo lienefat-lore e di tulli gli amici di lui, primi ulEziali politici e militari, dicendo ad Onorio con quella sua destra ribaldaggine essere Stilicone Gnlo cattolico e vero pagano, e meditante di far'o morire e di mettere lo scettro in mano di suo figlio Eucherio. » E per menare a termine il disegno, condusse 1’ immurilo Onori» > recard a Pavia per farvi la rivista delle romane soldatesche. nemiche di Slilicoue e dei Goti, fedeli ausiliari accampali proso Bologna; le quali «loscano mai eia re nelle Gallie contro l'usurpatore Costantino; ed Onorio, («stando per Bologna, abbracciò con dissimulatone e con ribrezzo Stilicone creduto pagano e traditore. Olimpio visitando, sotto colore di carità, i quartieri dei soldati che in Pavia erano tulli cattolici, e