assai credibile che molte famiglie balestrale, da questi impeli slruggitori, si riducessero alle spiagge dell' A-driatico, ed andassero col mobile avere a trovare nelle isole salvezza e consolazione, lungi dalla lerraferma orribilmente guastata da Pavia fino a quelle spiagge, e d’altra parie fino a Roma, pei furori d‘ una guerra dagli Ostrogoti guerreggiata, forse più giustamente che non da Giustiniano, che aveali assalili per tor loro uu dominio da sessantanni tenuto. Fu Teobaldo in Verona fra le armi salutato successore di Vitige; e raccese coraggiosamente la guerra, mentre la gelosa politica di Giustiniano, richiamando Belisario a Costantinopoli, apriva campo di prosperevoli falli a quel re; il quale perciò disfece Vitalio, greco comandante di Trevigi, rimise terre e città sotto sua signoria ; e la mediterranea Venezia miseramente in due parli fu divisa, una a’Greci, l'altra agli Ostrogoti. I quali, ucciso Teobaldo in un convito, alzarono il valoroso Totila al seggio di re, nel cinquecentoquarantuno; ed egli sconfisse l'imperiale esercito sulleS|>onde del Po; riprese Roma, ne atterrò le mura, e sterminò il Campidoglio nel cinquercnloquarantasei. Ma Belisario, rimandato in Italia e poi fortificato da'sopravvenutigli Traci, Isauri ed Armeni, qua e là faceva giornate, riuscitegli tanto felici, da rientrare in Roma, ripigliata poi da Totila nel cinquecentoquarantanove, mentre carestia e peste disolavano le città e le provincie. Ed i Franchi gravarono i mali d'Ilalia guastandola ed alzandovi un’ altra signoria. E vedi quella parte della mediterranea Venezia, declinante alle lagune da O-derzo, Concordia, Aitino e Padova fino a Ravenna, dai Greci più malmenata che retta; l'altra, dove Bel-