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zia, per distinguerla dalla mediterranea,era per antico icnuto da questa, rosi mostrando la moltitudine dei rifuggiti. E perchè poscia, nel quatlrocentocinquanla-sei, cioè dopo quattro anni che gli sfiavenlali dagli I nni aveano riparato nell’ isole (di che diremo) si è conformato maggiore e politico comune, egli lasciò di menzionarle anche prima abitale, siccome erano state, per l'addotta autorità dell'assai più antico storico Tilo Livio; ed accennò solamente l’invasione degli Unni, siccome assai maggiore causa, che quella dei Visigoti non era stata, di spingere a diinorare oeir isole più a-giale, e nobili famiglie (<i).
   Questo silenzio del più antico e riputato cronista, circa la solenne mandata di consoli da Padova, oltre Je nostre storiche e critiche osservazioni falle nel suddetto ragionamento, è pure un altro segno del non essere itala fatta; il quale è reso maggiore dall'averne pure taciuto gli annali anteriori al Sagomino, ed indicali e letti da lui. ... et libris annalibus ...poiché se essi annali antichi, esistenti al suo tempo, avessero detto di questa solcane spedizione, egli tanto dila) Secumla vero Veneti» est ¡Ila, quam apml insula* »cimili, quae Adriatici mari» collecta tinu, intertluentibus ■inilii,poiitione mirabili, multitudine popoli frliciter ha-bilalur. Qui viilelicet poptilu»,«piantimi ex nomine datur intelligi, et libri» annalibus coinprol«atur,ev priori Vene-tiaduxit originem. Quoti aiilem in i aitili» maris inliabital, haec causa fuil. Winillorum (degli Unni), quae et Longo-bardorum geni de litorihui oceani parte» leplentrionei egre «a, ec. (Chronicon Venetum omnium, quae curum-feruntur, TCluslissinitim, et Joanni Sagomino tributum, par. 1).