i aG Le cronache veneziane, anche menzionale da Nicolò Crasso (a), ci dicono che 1’ antica conclone, ossia arringo, adunavasi prima nella chiesa di Eraclea, indi in quella di Malamocco, e poscia nell' antica ducale chiesa di s. Marco, ed in quella di s. Nicolò del Lido. Certo la moltitudine del grasso e del magro popolo delle isole, moltitudine cotanto a mano a mano cresciuta dal quinto al decimo secolo, non poteva essere couteuuta inchiese, per quanto grandi fossero; e tanto meno poteva, che tutti i cronisti affermano che esse erano dal quinto al nono secolo più picciole, che nel tempo di poi. Le parole di Tribuno Memmo ci chiariscono, che solamente gli ottimi, da lui detti principi cioè principali, il cui maggior numero sarà certamente stato di discendenti dei sopravvenuti,ed il minore,di quei naturali che soprastavano per alcuna comodità sopra il magro popolo, si sottoscrivevano alle leggi ed ai decreti; e quindi, colla qualità di magistrati in atto od in inerito di passato uffizio, o con quella sola di nobili, ruuqioucvano la conclone, e sancivano gli ordinamenti civili e politici. Ora dobbiamo rendere ragione del nostro detto, che i v ocaboli concinne popolare o collauda-.ione del popolo, hanno indotto in errore alcuni scrittori; e questo errore fu d’ aver creduto e scritto, che la conclone fosse composta non di nobili e notevoli uomini, ma eziandio della minuta gente, perché essi aveano letto nella cronaca del Dandolo : Tribuni et omnes proceres plebei, cum patri are ha et episcopis et cun- (a) Aniuiad. 38, ad Januotum