L’Ambasciata inglese per l’obbedienza. 547 ricolo consistesse in ciò, appare ottimamente dalle speranze, che i seguaci della nuova credenza annettevano all’opposizione pontificia contro il capo dell’impero, il quale rappresentava pur sempre il sostegno più importante della Chiesa in Germania.1 Il biasimo di inavveduta asprezza, che non può risparmiarsi a Paolo 'IV per la sua condotta contro Ferdinando I, è stato elevato anche a causa del suo atteggiamento di fronte al regno d’Inghilterra, ma qui il rimprovero appare giustificato solo in parte. Nella seconda settimana dopo l’incoronazione di Paolo IV era giunta in Roma, ai 6 di giugno del 1555, l’ambasciata (per l’obbedienza deputata già sotto Giulio III.2 Agli inviati, Thirlby vescovo di Ely, Edoardo Carne e il visconte Montague, fu fatto un onorevole ricevimento dai famigliari del papa, dai cardinali e dalla nobiltà romana. Elevando con bolla del 7 giugno l’Irlanda a regno, Paolo IV eliminò la difficoltà emergente dal fatto che nella lettera credenziale era nominato anche il titolo regio di Irlanda.3 Dopo ciò, addì 10 giugno, ebbe luogo nella Sala regia del Vaticano il concistoro pubblico, nel quale i rappresentanti dell’Inghilterra prestarono solennemente obbedienza. Nel suo discorso il vescoxo di Ely accennò espressamente all’abolizione delle leggi antipapali compiuta dal parlamento e chiese la riunione colla Chiesa. Paolo IV rispose grazioso, celebrò i meriti della coppia reale e del cardinal Pole e ricordò ancora d’essere stato un tempo in Inghilterra quale collettore del denaro di san Pietro e d’avere in tale occasione appreso a conoscere la magnanimità del popolo inglese. Per il 10 giugno egli ordinò inoltre una speciale funzione di ringraziamento nella chiesa di S. Maria Aracoeli e in quel dì fece un banchetto agli inviati. La sera Castel S. Angelo era splendidamente illuminato.4 Dimostrazioni di letizia di tal sorta apparivano giustificate in quanto che l’Inghilterra era ora di nuovo ufficialmente unita colla Santa Sede. L’avvenire della Chiesa colà però era tutt’altro che assicurato. Un partito attivo lavorava con tutti i mezzi non solo a ricacciare dal paese la religione cattolica, ma anche a scalzarne il puntello principale, la signoria della regina Maria. Già le insurrezioni di Northumberland e Wyatt erano state in gran parte opera del partito protestante.5 Le calunnie e frottole, con cui mettevansi in sospetto gli spagnuoli e il matrimonio spagnuolo, provenivano principalmente dalla stessa parte.8 1 Vedi Janssen-Pastor IV15-16, 69 s. 2 Cfr. sopra p. 202 il diario del Thirlby durante il viaggio per la sua missione è stampato presso Hardwicke, State Papers I, 62-102. 3 Bull. VI, 489 s. ; cfr. Bellesheim, Gesch. der Kirche in Irland II, 108. 4 Cfr. Massarelli 273, 274, 275, Coggiola, Farnesi 76 ; Pagliucchi, 154. 5 V. sopra p. 170, 185 s. 6 V. sopra p. 183, 184.