La villa di papa Giulio. 237 gurato Michelangelo seduto a lato del papa circondato dalla sua Corte e in atto di spiegare il progetto per il palazzo della Rota.1 Il consiglio di Michelangelo venne ricercato per un edificio, che oggi pure mantiene vivo in Roma il nome di Giulio III : per la famosa Villa o Vigna di Papa Giulio.2 Costruendola il papa diede a vedere quanto lo animasse lo spirito della rinascenza che si deliziava della bellezza. Qui l’amore di quell’ epoca per ville decorate con fine arte e per il lieto godimento della vita è pervenuto a una splendida manifestazione. Già da cardinale Giulio III possedeva, in comune col fratello Baldovino, a un buon quarto d’ora fuori Porta del Popolo sulla Via Flaminia una piccola villa con una vigna ereditata dallo zio, cardinale Antonio Ciocchi. La Campagna, che allora giungeva tuttavia sino alle porte di Roma, presenta a Nord un carattere ancor più ameno che a Sud, dove i contrasti sono più acuti e le molte ruine antiche danno all’intiero quadro un tratto fortemente malinconico. Il fascino della solitudine campestre, che un tempo era proprio della campagna fuori Porta del Popolo, è andato sempre più scemando col crescere della città moderna, e fu completamente distrutto dagli ultimi violenti cambiamenti. Non è rimasta che l’incantevole veduta su Monte Mario. A pienamente comprendere la creazione di Giulio III bisogna farsi presente lo stato primiero. Coi suoi colli dolcemente ondulati, che s’alternano con roccie tufacee cadenti a precipizio e coronate di elei, cogli abbassamenti delle valli e le vedute allora tuttavia libere sulle azzurre linee montagnose, che chiudono Roma a Nord, questa contrada era egregiamente adatta per una villa situata in immediata vicinanza della città, la villa suburbana, quale amavano i grandi signori dell’epoca del rinascimento.3 Giulio III diede saggio di .molto p. 53u) si trova il * pagamento di 10 scudi a «Bastiano [Malenotti] soprastante della fabbrica di S. Pietro a buon conto del modello clie m. Michelangelo pittore ha cominciato i>er far una facciata di un palazzo di ordine di N. S. » Archivio di Stato in R o m a). Da ciò ricavasi che la simile notizia presso Lanciasti III, 39, n. 1, non si riferisce, come pensa il Lanciani, al Vaticano ma al palazzo presso S. Rocco. 1 E. Steinmaun pubblicherà fra poco questo quadro nel suo lavoro sui ritratti di Michelangelo. 2 Vigna, non Villa, vien detto per lo più tutto l’insieme dai contemporanei ; così nella * relazione di Navagero del 5 settembre 1556 (Biblioteca Ma r-ciana a Venezia) sulla confisca dei beni di Fabiano del Monte per opera di Paolo IV. Anche Lasso (Dfuffel II, 824) non parla che di una viniera. Massarelli (v. sotto p. 242, il. 2) parla parimenti sempre di vinea. 3 Riegl (Baroclckunst 104), che discute con sottile ingegno le intenzioni di Giulio III, nega a torto il carattere di villa suburbana, in cui l’elemento di campagna, il giardino, sarebbe stato affatto essenziale, perchè nulla sa di questo dintorno, ora certamente scomparso. Si sostiene il giudizio di Burckhardt (Oesch. der Renaissance 3 249), che la Villa di Giulio III è la più importante