Bolla sulla convocazione del concilio (14 nov, 1550). 6& sona l’abbozzo di tale documento.1 Esso doveva essere nelle mani del nunzio già alla metà di ottobre, ma ciò non fu possibile perchè si volle attendere l’arrivo dei cardinali Cervini, Pole e Morone, i quali per primi avevano da esaminare l’abbozzo.2 Questo pervenne addì 10 novembre nelle mani degli altri cardinali, che erano deputati al negozio del concilio: Cupis, Carata, Tournonr Juan Alvarez e Crescenzi.3 Allo scopo di prevenire ogni difficoltà, si fu subito propensi ad evitare nel documento la dicitura «continuazione del concilio».4 Addì 12 novembre in una riunione degli otto cardinali deputati alla presenza di Giulio III si trattò ancora una volta sul tenore della bolla e venne approvato all’unanimità l’abbozzo del papa. Il giorno dopo, il papa in una col Cervini compì un’ultima revisione dell’importante documento, che fu letto ed approvato in un concistoro segreto del 14 novembre.5 La deliberazione suscitò gioia universale; dicevasi, che il papa si porterebbe nella primavera a Bologna per essere più vicino al luogo del concilio.6 fiir Beformalionsgesch. Vili, 325 ss.), è d’importanza una * relazione del 27 settembre 1550 di Serristori, per nulla infatuato di Giulio III, in cui si dice: *«Ve~ desi che S. SrA va d’ottime gambe in dette cose del concilio et ch’ella piglia gran dispiacer di veder chel Christianissimo non condescende sin qui a mandar i suoi prelati a Trento, et per il modo [con] che vengono i Francesi in questa et in ogni altra cosa che hanno di trattar con 8. S‘à si mostra da più cose che la dice in qualche ristretto molto sdegnata cantra di loi'o, et- quanto biasima l’attitudine di questi, tanto loda et inalza quella di 8. Mtà » (il cqrsivo cifrato). A r-chivio di Stato in Firenze. 1 Dandino al nunzio a Venezia il 18 ottobre 1550, presso Paixavicini II, 11, 3. 2 * Relazione di Serristori del 27 settembre e ** lettera di Buonanni del 13 ottobre 1550. Archivio di Stato in Firenze. 3 Massareixi 199. Cfr. la * relazione di Buonanni del 25 ottobre 1550 (Archivio di Stato in Firenze). Più tardi ( 24 febbraio 1551) Massareixi (p. 216) nomina membro della commissione Verallo in luogo di Morone. 4 V. la** relazione di Buonanni del 13 ottobre 1550. ArchiviodiStato in Firenze. 5 Vedi Massareixi 200 e due * relazioni di Buonanni in data 14 novembre nell’Ar chivio di Stato in Firenze. Nella * lettera di Dandino al Ricci in Portogallo, in data di Roma 13 novembre 1550, si dice : * « La qual bolla è stata fatta tutta da Sua Beatne propria senza che sia stato bisogno mutarne pure una., parola non ostante che sia stata vista diligentemente considerata dalli principali del collegio et ultimamente da tutti». Archivio Ricci in Roma. 6 * Lettera di G. Biagio del 15 novembre 1550 (Archivio di Stato in Bologna). D’un’andata a Bologna nell’interesse del concilio aveva Giulio III già parlato in precedenza (v. la * relazione di Buonanni del 25 settembre 1550. Archivio di Stato in Firenze). Anche nell’estate e autunno del 1551 il progetto di simile viaggio occupò un posto importante (v. Nuntiaturbcrichie XII, 52, 67 s., 71 s., 74, 78 ; Druffjìi. Ili, 241, 251 s.). Secondo ima partila in * Tesor. segr. al 14 settembre 1550 (Archivio di Stato in Roma;, allora il viaggio era fissato; addì 25 settembre 1551 invece Ipp. Capilupi sciive : *r,La partita di S. St!l per Bologna è quasi in tutto esclusa : il vice Re di Napoli, il sr duca di Firenze et tutta la corte di Roma disuadono a S. S,ìl ii partirsi resta.