Attività riformativa di Giulio ITI. Ili rivelati gravi inconvenienti, il papa nello stesso concistoro del 21 luglio incaricò i cardinali Medici e Miaffei di fare proposte di riforma all’uopo.1 Al principio d’agosto un relatore fiorentino notifica che Giulio III aveva riformato i isuoi famigliare2 e che aveva parlato anche d’una riforma del Collegio cardinalizio.3 Dal fatto che addì 7 settembre 1550 aveva incaricato Massarelli, l’antico segretario del concilio, di preparare un sommario di quei progetti di riforma, che non erano poi venuti in discussione a Trento, risulta con quanto zelo, ancor prima della riunione del concilio, il papa intendesse mandare in esecuzione la riforma. Detti progetti dovevano sbrigarsi ora a Roma, sicché alla fine dì settembre vennero invitati a ritornare in Curia tre dei più sperimentati membri del Sacro Collegio, Cervini, Morone e Pole.4 Addì 3 ottobre il papa poteva notificare che i lavori dei cardinali Medici e Maffei procedevano bene: essi avevano già abbozzato una bolla relativa alla riforma del conclave. Cupis doveva comunicare il documento ai singoli cardinali affinchè potessero dichiarare se ci fosse qualche cosa o da aggiungere o da togliere.5 II 13 d’ottobre l’inviato fiorentino ne mandò una copia a Cosimo I pregando a tenerla segreta e specialmente a curare che non cadesse sotto gli occhi del letterato faccendiere Giovio, e non la pubblicasse prematuramente.6 Giunti che furono a Roma sulla fine d’ottobre i cardinali Cervini, Morone e Pole, attendevansi siccome prossimi dei passi decisivi nella questione della riforma.7 In novembre e dicembre si fecero ripetutamente in concistoro e altrimenti le più minute discussioni 1 Cfr. SagmDli.ee, PapstwahUmllen 18 s. ; Schweitzer 54. 2 * « Ha fatto la reforma della casa, sua ». Buonanni ai 6 d’agosto 1550, il quale circa la riforma del conclave pensa : * « 1.’opera è santissima, ma chi la farà metter in esecutione ?» Archivio di Stato in Firenze. 3 V.inApp. n. 9 la * lettera di Buonanni del 2 agosto 1550. Archivio di Stato in Firenze. 4 Vedi Massakelli 190, 193. 6 V. Acta consist. presso Laemmer, Melet. 206 ; cfr. Gulik 34 e Ságmüller,. l'apstwahllmllen 20. 6 * «Aspettonsi i rev,ni S. Croce et Inghilterra perchè possa essere vista da loro et poi dagl’altri cardinali la minuta della bolla del conclave, che sarà presto espedita a fine che di poi possa mandarsi a S. M,à sopra l’indicatione di detto concilio di Trento... Con questa sarà la copia della riforma che S. Stà vorrebbe dare ai conclavi a venire, la quale prega il revm° de Medici che non sia publicata et sopratutto non vada in man del Iovio, poiché S. S“\ come pare giusto, vuole prima ch’ella sia vista dal collegio et ritoccata dove paresse ben& et poi publicata passata ch’ella fusse per consistorio ». Buonanni in data di Roma 13 ottobre 1550. Archivio di Stato in Firenze. 5 * «Poiché si trovono quiirevmi S. Croce, Morone et Inghilterra si metterà ■nano alle cose della riforma, la quale dicono che sarà fuori inanzi del Natale ». Buonanni da Roma 25 ottobre 1550 (Archivio di Stato in Firenze). V. anche la * relazione di Buonanni del 30 ottobre e la lettera di Masius in Archiv di Lacomblet VI, 165.