540 Marcello II e Paolo IV. 1555-1559. Libro II. Capitolo 6. presentante del papa era stata negata qualsiasi collaborazione a questo importantissimo atto: egli si vide assegnata la parte di passivo spettatore e videsi collocato dinanzi a un fatto compiuto!1 I protestanti giubilavano. Per l’avvenimento affatto nuovo, scrisse Pietro Martire a Calvino, l’autorità dell’anticristo romano è stata sconquassata più che mai.2 È diffìcile a comprendersi come Ferdinando I potesse credere, che un papa tanto penetrato della sua posizione e dei suoi diritti come Paolo IV avrebbe preso in pace un simile procedere,3 giacché fin dal 1551 Giulio III aveva dichiarato, che la traslazione dell’impero senza consenso papale era invalida e che il diritto d’elezione spettava soltanto ad Elettori cattolici.4 Allorché nel febbraio del 1508, per primo allontanandosi dalla antica tradizione, assunse il titolo di imperatore romano eletto, Massimiliano con espressa dichiarazione aveva riconosciuto il diritto del papa di incoronare, e reso così possibile che Giulio II desse in seguito il suo consenso. Anche Carlo V, quando nel 1520 assunse il titolo di re romano eletto, si assicurò l’annuenza di Leone X e nella incoronazione imperiale a Bologna vennero osservate a puntino tutte le formalità tradizionali.5 Ora non solo la deposizione della corona imperiale da parte di Carlo V, ma anche la proclamazione di Ferdinando I come imperatore romano eletto avvennero ignorandosi totalmente il papa. E non questo soltanto. Anche nel 1531 all’elevazione di Ferdinando I a re romano era stato provocato un breve di Clemente VII nel senso che la partecipazione dell’Elettore protestante di Sassonia non dovesse ostare alla validità dell’elezione.6 All’atto molto più importante di Francoforte avevano collaborato tre Elettori, che avevano apostatato dalla Chiesa e combattevano aspramente la Santa Sede. Con ciò innegabilmente fu creata una condizione affatto anormale, mai ancora avveratasi. Se già nell’elezione a re il papa aveva da entrare, quanto più dunque nella proclamazione d’un imperatore, che doveva pur essere protettore della Santa Sede! Ed ora il nuovo imperatore proclamato in tale nomina erasi per giunta colla sua capitolazione elettorale obbligato a mantenere la condizione sommamente sfavorevole pei cattolici introdotta dal recesso della dieta di Augsburg. Questo però non è per niente l’unico fatto, per cui Ferdinando poteva apparire 1 Vedi Reimann, Streit 301 : Schmid, Kaiserwahl 6. 2 C alvini Opera XVII, 144. 3 Ranke (Deutsche Geschichte V, 420) fa rilevare, che nessuno'poteva meravigliarsi, che il papa s’opponesse. 4 V. Nuntiaturberichte XII, xlv. 5 Cfr. le nostre notizie in vol. Ili 601 ; IV 2, 363 e Turba, Beiträge zur Gesch. der Habsburger III, Wien 1901, 86. 6 Vedi Bucholtz IX, 18.