La neutralità del papa. 103 mento mandò (fine di dicembre) a Napoli Achille de’ Grassi per raccomandare ancora una volta al viceré, ma di nuovo vanamente, un componimento pacifico.1 Nei primi giorni del nuovo anno 1553 Garcia de Toledo, figlio del viceré, mosse colla massa principale dell’esercito spagnuolo da Napoli e per lo Stato pontificio si portò a Cortona: suo padre con trenta galere e 2500 spagnoli si recò per Civitavecchia a Livorno:2 Camillo Orsini aveva messo in stato di difesa Roma.3 II papa, che giusto allora era nuovamente in letto per un attacco di gotta, cercò di proteggere i suoi sudditi dalle asprezze peggiori, che portava con sé il passaggio degli imperiali.4 Incaricò il cardinale Alvarez de Toledo di persuadere i condottieri dell’esercito spagnuolo a un armistizio.5 La cosa non ebbe successo : l’imperatore inoltre approvò l’azione arbitraria del suo viceré. Come riferisce l’inviato veneto, Carlo V lasciò fare Pedro de Toledo perchè non si credesse, che dopo il suo insuccesso sotto Metz gli mancassero coraggio e forze militari.0 La benevola neutralità osservata dal papa verso gli imperiali soddisfece tanto meno costoro per la ragione che dietro rimostranza dell’inviato francese neanche ad un capitano di Enrico II venne impedita la marcia attraverso lo Stato pontificio coi suoi mercenarii.7 Coloro, che conoscevano più esattamente il carattere di Giulio III, credevano che questi prenderebbe una posizione decisa solo se la vittoria piegasse manifestamente da una parte. Gli aderenti all’imperatore sentirono allora gravemente, che mancasse in Roma un abile ambasciatore spagnuolo, il quale tenesse uniti i molto di- rà. Hetruriam mittit, ha la data del 15 dicembre 1552 (Min. brev. Arm. 41, t. 66, n. 811. Archivio segreto pontificio). Sui preparativi d’allora v. anche Quellen und Farschungen des preuss. histor. Instit. VI, 101. 1 Cfr. Raynald 1553. n. 23 e Pieper 45. 2 Vedi Adriani IX, 4; Sozzimi 93; Gai.i.uzzi 200 s. ; Reumont. Toscana I, 189. V. le * relazioni di Serristori del 4 e 10 gennaio 1553 (Archivio di Stato in Firenze); Firmanus 499 8. Cfr. anche le * relazioni di Cristof. Trissino al Cardinal Madruzzoda Roma 8e 15 gennaio 1553 (Archivio della Luogo-tenenza a Innsbruck) e * Diario di Cola Coletne. Biblioteca Chigi loc. eit. 4 Cfr. i * brevi a Orvieto del 9 gennaio e al Cardinal Savelli, legato della Marca, del 13 gennaio 1553, in Min. bì'ev. Arm. 41, t. 67, n. 15 e 27 ; ibid. n. 30 all’a66. Bresegno : curi l’alloggiamento dell’esercito imperiale, 14 gennaio 1553. Cfr. n. 42 e 43 all'episc. Nepes. e al Card. 8. dementi» del 19 gennaio. Col viceré il papa a mezzo d’un * breve molto amichevole del 10 gennaio 1553 (n. 18) si scusò perchè al suo improvviso arrivo a Civitavecchia non potè salutarlo. Archivio segreto pontificio. 5 * Card. Burgensi in data 14 gennaio 1553, loc. eit. n. 31. 6 Ve.net. Depeschen II, 593 s. 7 V. i * brevi ad Ascanio della Corgna e al cardinale Fulvio della Corgna del 15 gennaio 1553. Min. brev. t. 67, n. 32 e 33. Archivio segreto pontificio.