Decreto sull’Eucaristia. Lavoro dei teologi. 79 e dopo e perciò va adorato nel santo Sacramento. Circa la preparazione alla comunione il concilio fa risaltare che nessuno, il quale abbia coscienza di peccato mortale, può ricevere il santo Sacramento senz’essersi prima confessato : quanto agli effetti nota che la santa Eucaristia cancella i peccati veniali quotidiani e preserva dai mortali, che essa è cibo dell’anima e ‘pegno della vita eterna, sicché l’uomo deve cibarsi di frequente di questo pane degli angeli. Alla fine dell’importante sessione, alla quale oltre i tre presidenti presero parte il Cardinal Madruzzo, i tre Elettori ecclesiastici, cinque arcivescovi, trentaquattro vescovi, tre abbati, cinque generali d’ Ordini, quarantotto teologi e gili inviati- di Carlo V, di Ferdinando I e dell’Elettore Gioacchino II, fu data lettura anche della risposta del concilio al re di Francia. In questo atto l’assemblea esprime dolorosa sorpresa e deplorazione perchè le fossero messi bastoni fra le ruote dal re francese: respinge l’accusa di servire non all’utile generale della Chiesa, ma a particolari fini politici. L’inviato di Enrico II potrà sostenere gli interessi francesi : i vescovi francesi qualora comparissero (e vi vengono ancora una Volta istantemente invitati) troverebbero per riguardo loro e del loro re onorevole e amichevole accoglienza: ma ove trascurassero il loro dovere, il concilio rimarrebbe ciononostante un concilio ecumenico. Perciò nuovamente e con premura si esorta il re a non seguire il proprio personale malumore, sibbene a preferire a tutto il resto l’utile della Chiesa.1 Il 15 ottobre il legato propose come oggetto dell’ulteriore lavoro del concilio dodici articoli sul sacramento della penitenza e quattro sull’estrema unzione, ch’erano stati estratti dagli scritti dei principali teologi protestanti. I teologi conciliari ne discussero con fatica intensa (tre ore al mattino e tre nel pomeriggio) dal 20 al 30 ottobre esaminando per il minuto tutto quanto risultava d’importanza presso i controversisti sugli oggetti indicati. Il risultato delle discussioni tenute con infinita diligenza e somma abnegazione venne presentato addì 5 novembre alla congregazione generale, ohe >ne trattò in 14 sedute fino al 24 novembre. Il 21 era stato sottoposto ai padri anche un decreto di riforma comprendente 15 capitoli, sul quale trattossi il 23 nella congregazione generale. Il risultato delle consultazioni condotte colla più scrupolosa diligenza furono 12 capitoli dogmatici sui sacramenti della penitenza e dell’estrema unzione e 19 canoni a condanna delle dottrine dei novatori riguardanti questi sacramenti. 2 1 Vedi Raynald 1551, n. 34 s. ; Le Plat IV, 266 ss. 2 Cfr. Raynald 1551, n. 53 s. ; Theiner, Ada I, 531 s. ; Le Plat IV, 272 s. ; Pallavicini 12, 10 s. Circa le consultazioni per la riforma, cfr. Maynier 669 s. ; v. anche Postina, Bìllick 119, dove una testimonianza sullo zelo dei teologi. Cfr. inoltre Gulik 153 s. sull’attività di Gropper.