574 Marcello II e Paolo IV.- 1555-1559. Libro II. Capitolo 6. Non ci fu modo però di far cambiare sentimento a Paolo IV, che tenne fermo al Peto, quantunque questi stesso scrivesse a Roma che non poteva mostrarsi per le strade di Londra senza essere dileggiato.1 Paolo persistè inoltre nel volere che il Pole comparisse a Roma per la ragione che l’aifare suo aveva nel frattempo preso una piega del tutto differente. L’antica accusa d’eresia era stata rinnovata contro il Pole e non poteva più farsi parola di Pole quale legato.2 Pole del resto era intervenuto presso la regina perchè il messaggero colla nomina del Peto potesse valicare la Manica e non esercitò più i suoi poteri di legato, quantunque venisse spinto a farlo.3 Frattanto la guerra colla Francia avvicinavasi alla sua fine. Dopo la gloriosa giornata di Saint-Quentin (10 agosto 1557) seguì l’8 gennaio 1558 il grave colpo della perdita di Calais. La piazza era importante come mercato per il commercio inglese e maggiore importanza ancora le si aggiungeva agli occhi degli inglesi perchè era l’ultimo trofeo della gloriosa guerra franco-inglese dell’ultimo medioevo. Grande quindi fu la costernazione del popolo e il dolore della regina alla notizia della perdita della fortezza, che noeque non solo all’autorità di Maria, ma anche alla stima della religione da lei protetta. Dalla conquista di Calais — scrive il conte Feria a Filippo4 ■— si vede nelle chiese appena un terzo dei frequentatori degli uffici divini, che prima vi si solevano vedere. Calais fu l’ultimo grande dolore nella vita di Maria. Da lunga pezza era essa ammalata: al principio di novembre le sue condizioni divennero disperate. Il giorno 6 mandò i suoi gioielli ad Elisabetta colla preghiera di mantenere l’antica religione e di accollarsi i debiti della regina.5 La mattina del 17 novembre, mentre un prete le diceva la Messa, essa terminò la sua dolorosa esistenza. Il Cardinal Pole le sopravvisse solo poche ore : già nel marzo egli era del tutto sfinito, tanto che Feria scrisse al re, che esso non era più che un uomo morto.6 Maria fu certamente la migliore delle regine inglesi : essa non solo era fra le più colte donne del suo tempo, — conosceva cinque lingue e possedeva molte cognizioni in fatto di letteratura la- 1 Istruzione per Stella del 10 gennaio 1558, ibid. VI 3, n. 1135. 2 V. sopra p. 501. 3 Navagero, 7 settembre 1557, presso Brown VI 2, n. 1024. 4 Londra, 2 febbraio 1558, presso Keryyn de Lettenhove, Relations politiques des Pays-Bas et de l'Angleterre I, 130. 5 Christophe d’Assonville a Filippo Westminster, 7 novembre 1558, ibid. 277. 6 « Es un hombre muerto » (ibid. 153). Il Pole fu seppellito nella cattedrale di Canterbury (vedi Bonelli, Il sepólcro del card. Pole in Rassegna d’arte 1907). L’anello pontificale, che egli aveva ricevuto all’occassione della riconciliazione dell’Inghilterra con Roma, potè vedersi nel 1910 all’esposizione connessa col congresso dei cattolici inglesi a Leeds. La notizia della morte di Maria e del Pole arrivò a Roma il 10 dicembre 1558 ; vedi Massarelli 328.