Documenti inediti e comunicazioni d’arcliìvii. N. 9-10, a. 1550, 1551. 599 Cibo perchè riducessero le cose di detto offitio a quel che loro S. Bne giudicarono convenire et che S. Stà farebbe osservare inviolabilmente quel che da loro fusse resoluto et stabilito. Circa le provisioni dei beneficii che vacassero, disse che non tenessero S. Stà di natura così facile ch’ella riavesse havuta a indursi ai preghi di quei rmi che gle li havevano domandati dai indulti sopra questa chiesa et quella et ch’ella vi s’era mossa per un fine solo, ch’era d’alleggerirsi di tanto peso per havere più compagni in dette provisioni a fin che si potesse più oportunamente provedere ai beneficii che vacassero di persone che fussero apte a tenere le chiese et reggerle. Circa il luxo disse che presto reformerebbe la casa sua et che dal suo esemplo confortava ciascuno a seguirla in se nei suoi creati e servitori. Satisfece sommamente S. Stà in tutto quel ch’ella disse et ogni dì va avanzando l’aspettatione che s'haveva delle buone opere sue... Orig. nell’A rchivio di Stato in Firenze. 9. Benedetto Buonanni a Cosimo I duca di Toscana. 1 Roma, 2 agosto 1550. ... S. Stà disse liier mattina che col collegio de’ cardinali bisognava far come con un monasterio che non si potesse reformare per diligentia •che vi s’usasse et che all’ultimo fusse forzato il vescovo di luogo.a commetter che non si potesse metter alcuna monaca in detto monasterio per lassar consumar et morir quelle che v’erano et che così poteva farsi con decto collegio per lassare spegnere il superfluo che v’era ... Orig. nell’Archi vio di Stato in Firenze. 10. Sentenza del cardinale Marcello Cervini come Inquisitore. 2 Roma, 29 gennaio 1551. Nos Marcellus divina providentia cardinalis stae romanae ecclesia« tituli s,ae Crucis, unus ex inquisitoribus generalibus universi orbis a sta Sede Apostolica delegatis gratiam et saluterà in Cliristo Ihesu Deo ac Domino nostro. Cum summi Dei legumque omnium iustitiae sancti.ores peccatores vel nequissimos sincere et ex intimo corde humiliatos mira ■clementia complectantur et prò gemitibus et lacrimis culpas enormes condonent et, peraratatis poenis gravioribus in leviores eosdem uti filios emendént. Xos ab hac lege non discedentes, perspecta quantum nobis constai in exteriori homine humilitate ac resipiscentia Annibalis Mon-tarentii Bononiensis iuris utriusque doctoris ab haeresibus, quibus fuerat implicitus, cognita, insuper obedientia ad subeundas poenas illi decretas 5 Ofr. sopra, p. 111. 2 Cfr. sopra, p. 151.