La restaurazione cattolica in Inghilterra. 191 ancor prima dell’apertura del Parlamento ai 2 di aprile affinchè essi potessero prender subito parte alle sedute e gettare sulla bilancia la loro grave parola nella questione religiosa. Essa unì una lista di 10 o 12 candidati idonei.1 I poteri del Po]e però non erano sufficienti per soddisfare appieno i desiderii della regina perchè all’inizio della sua legazione nessuno potè prevedere il singolare caso, che ancor prima della riconciliazione di tutto il regno con Roma ci sarebbe stato da istituire dei vescovi. Ma poiché la cosa urgeva, Pole mandò un confidente a Londra facendo dire alla regina essere imprescindibilmente necessario almeno che i vescovi eletti si unissero alla Sede Apostolica prima della loro consacrazione o rivolgendosi singolarmente al legato pontifìcio o mandando al medesimo un deputato, che in nome di tutti chiedesse la riconciliazione oppure mandando egli stesso un deputato in Inghilterra.2 Contemporaneamente Pole scrisse ai 2 di marzo a Giulio III,3 che addì 8 marzo concesse un breve con tutti i poteri desiderati.4 Per esso Pole avrebbe perfino potuto elevare a dignità in chiese metropolitane e cattedrali individui, che avessero accettato uffici ecclesiastici da laici e scismatici e ciò anche nel caso, che i promovendi si fossero macchiati d’eresia. Tali concessioni parvero invero al papa così straordinarie, che per timore di opposizione non ardì sottoporle al giudizio di tutti i cardinali: egli aveva trattato dell’affare col solo Morone.5 II 1° d’aprile, vigilia dell’apertura del Parlamento, Gardiner potè consacrare sei nuovi vescovi. Con lettera autografa del 7 aprile Maria pregava il papa di confermarli espressamente: per la prima volta essa aveva con ciò riconosciuto pubblicamente e solennemente la supremazia pontificia. Colle lagrime agli occhi Giulio III lesse per cinque volte ai cardinali la lettera della regina ;ai 6 di luglio impartì in concistoro la chiesta conferma e con breve del 10 espresse alla regina la sua lieta lode per lo zelo di lei.7 Il Parlamento, che si riunì ai 2 d’aprile, ebbe ad occuparsi più del matrimonio della regina che della questione religiosa. Mentre esso teneva le sue sedute, fece rumore una disputa, che la deputazione del clero radunata contemporaneamnte al Parlamento fece tenere a Oxford dal 14 al 20 aprile coi capi dei pro- 1 Brown V, n. 859. 2 Muzzarelli a del Monte, 16 marzo 1554, presso Ancel 775 s. 3 Presso Brown V, n. 862. 4 Stampato presso Wilkins, Concilia IV, 91 s., e in Jìocum. ad legai, card. Poli speclantia, Romae 1895. 5 Ancel 776. 6 Batnald 1554, n. 7. Mon. Ignat. Ser. 1, VI, 665. 7 Raynald 1554, n. 5-7.