266 Giulio III. 1550-1555. Libro I. Capitolo 6c. idonei a svegliare lo speciale interessamento dell’amico dell’arte. Ricorda il cardinale Stefano Nardini in via Parione il portone decorato dall’arme di famiglia del suo palazzo eretto nel 1475, nel quale al tempo di Giulio III fu allogata l’amministrazione del Mons Jvlii.1 La costruzione, oggigiorno terribilmente trascurata, ebbe più tardi come sede del governatore il nome di Governo vecchio, donde fu denominata anche la via.2 Contigua al tergo del palazzo era l’abitazione del Cardinal Cortese. In questo edifìcio, esso pure tuttora esistente, trovossi in origine la sede dell’ospedale dei Tedeschi transilvani. Per donazione di Rosa di Transilvania, esso nel 1533 diventò proprietà della chiesa nazionale tedesca di S. Maria dell’Anima, che lo vendette l’anno 1542 al Cardinal Cortese.3 Nel palazzo del Cardinal Fieschi, detto poscia Sora, risiedeva nel 1552 il Cardinal Medici, il futuro Pio IV.4 Ben conservate al pari di questo edificio sono anche le eleganti abitazioni delle famigli Pichi5 e Caccialupi,6 nonché dei prelati T'urciT e Tommaso le Roy,8 ma tutte queste fabbriche vengono eclissate dal palazzo Massimi alle Colonne e dalla Cancelleria. Questa, prima che fosse terminato il palazzo Farnese, che non compare ancora nel panorama di Heemskerck, era il più grande e splendido edificio della nuova Roma.9 Ivi risiedeva il potente e ingegnoso nepote di Paolo III, Alessandro Farnese, per il quale questo palazzo diventò, a lato del Vaticano, il centro della vita diplomatica, letteraria ed artistica. Ai lati della grandiosa costrr zione, che eziandio al tempo di Giulio III veniva denominata dal suo fondatore, il cardinale Riario, 10 erano state aggiunte numerose 1 Questo appare da Bufalini 0. 2 Sul palazzo vedi Ferri 22 s. e Callari 42 s. ; cfr. Letarouilly I, 19. Riproduzione del bel portone e della caratteristica corte presso Stettiner 424-425. 8 La donazione della Rosa avvenne il 19 aprile 1533, la vendita al Cardinal Cortese il 21 agosto 1542. Archivio dell’Anima. 4 Vedi Rodocanachi. Koinè 31. Sul palazzo (ora Liceo Terenzio Mamiani) vedi Letarouilly I, 195 ; Callari 38 s. ; Gnoli, Homo 163. 5 Piazza Pollarola. n. 43 ; cfr. Callari 327 s. e Giovenale nell’articolo citato a p. 265, n. 3. 6 Vicolo Savelli n. 44-54. Sul bel portone leggesi : « Johannes Caccialupus ». Sulle decorazioni della casa con quadri, tappeti e statue v. Ardi. star. Lomb. XX, 89 s. 7 Questa casa eretta nel 1500, ora via Governo Vecchio, n. 124, mostra ancora l’arme e nel cornicione superiore del primo piano l’iscrizione del proprietario : vedi Letarouilly I, 13; Belli, Case abit. in Tìcmia da uomini illustri, Roma 1850, 54. 8 Cfr. il nostro voi. IV 1. 359. il. 5. 9 « Omnium vero magnificentissimum et amplissimum palatium s. Georgii » dice Fioiiard (Italia 23). Sulla Cancelleria v. le nostre notizie in voi. Ili, 518 e Rodocanachi 28 s. 10 Vedi Bufalini H.