668 Appendice. Con sommo zelo quest'uomo, anche altrimenti attivo in fatto di letteratura, raccolse tutte le notizie intorno a Paolo IV. Solo una piccola parte delle raccolte del Caracciolo nscì per le stampe col titolo: « Col-lectanea historica de vita Pauli IV » (Coloniae 1642), rimanendone manoscritta la maggior parte, che porta il titolo* « Vita e gesti di Giov. Pietro Carata cioè di Panlo IV P. M. »1 Tre manoscritti di quest’opera, fra cui probabilmente uno è l’autografo, trovali»! nella Biblioteca della Certosa di S. Martino in Xialpoli (cfr. Padiglione 427 s.). La Biblioteca C a sanateli se in Roma custodisce nel Coti. C. Ili 1/3 (già n. 31/9) una molto buona copia dell’originale.2 L’opera del Caracciolo trovò larga diffusione manoscritta. Se ne trovano copie in Roma nell’A r c li i v i o segreto pontificio (Mise. Arm. 11, t. .101), nella Biblioteca Barberini (Barò. Ini. 1/953, 1/961, 5370; Biblioteca Vaticana), nella B ibi i o tee a Chigi (J. II 65 e J. Ili G6); nella Biblioteca Vittorio Emanuele (due esemplari provenienti dalla Biblioteca Teatina di S. Andrea della Valle; cfr. Ed. d’Alen^on G. P. Carafa e la riforma nell'ordine dell’osservanza, Foligno 1912, 1) e niella mia privata Biblioteca un esemplare comprato nel 1879; altre copie nella Biblioteca di Parma (Palai. 638, copia del Casana-tense C. ITI 1/3), nella Ma rciana in Venezia (Hai. V 59), nella Beiv toliana a Vicenza e nel British Museum a Londra (20011-,¿0012). Il lavoro del Caracciolo composto nel 1613 (A edi Zacharias, II. liti. 123) fu spesso usato da tutti gli storici di Paolo IV : è una compilazione, elle variamente manca di critica,3 ma che in parte riposa su carte originali del Carafa, parecchie delle quali ora sono perdute, e contiene numerose notizie importanti e interessanti. La sua importanza però è maggiore per il tempo anteriore all'elezione di Paolo IV che per gli anni del suo pontificato, per i quali ora esistono fonti per vario titolo incomparabilmente migliori. In blocco Caracciolo è incondizionatamente l’ammiratore del suo eroe, sempre più apologeta che storico oggettivo. Questo vale anche per Castaldo e Silos elie disegnano luci quasi senza ombre.4 Ad una concezione e giudizio storico di Paolo IV aprì la strada Palla-vicini nella seconda parte della sua storia del concilio di Trento uscita nel 1657. Per ciò egli venne implicato in una polemica col teatino Francesco Maria Maggio, dalla quale però uscì vincitore. Cfr. in proposito Calenzio, Esame crìtico-letterario delle opere riguardanti la storia del Concilio di Trento (Roma 1869) 100 ss. I)i fronte alle invettive del Maggio elie cela vasi sotto il nome di Francesco Velli fa la migliore impressione la calma del Pallavicini, il quale giustamente osserva che lo storico non dev’essere un panegirista. Se recentemente (così Volpicella in Archirio Napoletano XXXV. 557) fu detto, che Pallavicini abbia scritto su Paolo IV in senso ostile, la cosa non è esatta. Palla vicini descrive oggettivamente 1 Prospetto del contenuto in D urt; y xxiii s. 2 ('od. XX. V. 56 (prima n. 993) è una copia posteriore. 3 Cfr. Amabile I, 138 n. 4 Silos (I, 421, 423 s., 426 s.) loda persino la prudentia del suo eroe ! Egli (lei resto si è servito anche ili fonti manoscritte, come, oltre alle collezioni del Caracciolo, 1'* Apologia ricordata sopra, p. 666 s. Contro la storia Castaldo attenua lira di Paolo IV (176 s.) ed erra inoltre variamente nei dettagli.