200 Giulio III. 1550-1555. Libro I. Capitolo 5 b. mento, fu discusso il 25 novembre da Gardiner e Pole, fissato il dì seguente dal Pole d’intesa colla coppia regale e poi eseguito il 28-30 novembre com’era stato prestabilito. Molto felicemente avvenne, che precisamente durante la conferenza tra il Pole e le due maestà venisse presentato un piego proveniente da Roma, che conteneva la bolla pontificia con tutti i cambiamenti desiderati dal Pole.1 Il 28 novembre il Parlamento si riunì nel castello reale di Whitehall. Il Pole venne solennemente introdotto ed in un lungo discorso espose lo scopo della sua missione.2 Prima di tutto egli ringraziò perchè, togliendo il bando, gli fosse stata ridonata la patria sua, i suoi averi, il suo titolo nobiliare. Essere ora egli venuto per ridare da parte sua alla patria il titolo di nobiltà, che aveva perduto nei dolorosi avvenimenti degli ultimi decennii. Fino allora essersi l’Inghilterra distinta per l’attaccamento a Cristo e alla Santa Sede, avere essa tale attaccamento coltivato presso di sè e diffuso a mezzo di Bonifacio presso altre nazioni. Essersi rinunziato a tale splendido privilegio e titolo di nobiltà perchè la Santa Sede non volle cedere a una passione adultera e affatto in contraddizione cogli antenati essersi andato da nazioni straniere per farsi iniziare nelle nefandezze di false dottrine. Ora però avere Iddio suscitato al paese una regina, che vuole levarlo da questa schiavitù, ed imperatore e papa, le due più alte podestà sulla terra, essersi accordate per aiutarla. Il re, come rappresentante dell’imperatore, stabilirà la pace terrena; lui, come rappresentante del papa, essere venuto per dare ai suoi compatriotti la pace spirituale. La riconciliazione essere legata a due sole condizioni: riconoscessero il loro sbaglio e abolissero le leggi contro l’autorità pontificia. Dopo il suo discorso Pole si ritirò e prese la parola Gardiner, la cui esortazione alla riunione colla Chiesa venne accolta con applauso generale ed approvata il dì seguente con regolare votazione. Addì 30 novembre il Parlamento tornò a riunirsi nella grande sala del palazzo reale. A sinistra della regina sedeva Filippo, alla destra, ma più discosto dal trono, il cardinale. Gardiner comunicò i deliberati del dì precedente e pregò le loro maestà regali di assumere la mediazione tra i rappresentanti del popolo e il legato. Fu data lettura d’una supplica in tal senso, alla quale tutti i presenti aderirono con acclamazioni. Re e regina la porsero al le- 1 Ancel 792 ss. La bolla venne scoperta da Ancel in * Reg. Vatic. 1795, p. 295 (Archivio segreto p o n t i fi c i o). Essa porta la data del 1° agosto 1554, affinchè la riunione dell’Inghilterra appaia come conseguenza del matrimonio della regina, avvenuto il 25 luglio. Ancel 792 ss. 2 Contenuto del discorso secondo una copia dell’A r c li i v i o segreto pontificio presso Ancel 793.