372 Marcello II e Paolo IV. 1555-1559. Libro II. Capitolo 3«. pontefice con energia.1 A tali parole corrispondevano le notizie su vasti preparativi degli spagnuoli nel Napoletano.2 Roma pareva minacciata da Sud.3 Allora tuttavia Paolo IV non era ancora fermamente risoluto ad intraprendere il grande rischio d’una rottura coll’impero mondiale spagnuolo. La prova migliore ne è che i'I Cardinal Carata reputò necessario tener nascosta allo zio un’azione politica di somma portata allora intrapresa. Affatto di sua testa il nepote ai 14 e 15 di settembre inviò plenipotenziarii a Ferrara e in Francia per guadagnare quelle potenze ad una lega antimperiale. Affinchè il vecchio pontefice nulla risapesse prematuramente, lo scaltro tenne segreto il vero scopo dei suoi inviati anche al nunzio francese e persino il fatto dell’invio all’amico Farnese.4 Quanto poco sospettasse il papa ciò che il nepote macchinava dietro le sue spalle, appare ottimamente dall’avere egli il 5 settembre bandito dallo Stato pontifìcio il cardinale Este a causa delle sue macchinazioni simoniache per l’ elezione a pontefice,5 facendosi così da parte sua tutto per rendere impossibile un’alleanza con Ferrara. Annibaie Rucellai, mandato ai 14 di settembre in segreta missione alla corte di Francia, doveva indurre Enrico II ad assumere la protezione della Santa Sede di fronte agli imperiali; il re doveva confermare immediatamente le promesse di truppe e denaro fatte dall’inviato e subito parimenti dare i pieni poteri per concludere una lega difensiva ed offensiva. Oltracciò il re di Francia doveva indurre Ferrara e Venezia ad entrare nella léga anticesarea.0 Espressamente il Carafa aveva dato al suo inviato l’incombenza di fare le proposte indipendentemente dall’eliminazione delle controversie pendenti, potendo egli prevedere, che prima o poi essa si sarebbe avverata in ogni modo. 1 Caro-Farnese, Lettere III, 70 s. 2 Cfr. Coggiola, Farnesi 120 s. 3 Vedi Cavalcanti, Lettere 105. 4 Vedi Riess 54 ss., cfr. Coggiola, Farnesi 124 e Areh. stor. Ital. Ser. 3 XXV, 56 s. 5 Vedi Massarelli 281 ; Masius, Briefe 222 ; Coggiola, Asc. d. Cornia 140, n. 1 e Farnesi 123 s. Il duca Ercole di Ferrara mandò uno speciale inviato ad intercedere presso il papa per il fratello : v. la * lettera autografa di Ercole da Ferrara 2 ottobre 1555 nel secondo volume della collezione di lettere dell’* Archivio segreto pontificio citata a p. 367, n. 2. 6 II memoriale e l'istruzione per il Rucellai in Nonciat. 11,255 s., 267 s. ; cfr. Casa II, 27 ss.; ibid. 21 ss., l’istruzione per « Andrea d’Agubbio » inviato a Ferrara, che anche nell’edizione napoletana V, 49 e in * Inf. polii. XXIV, 269*> (Regia Biblioteca in Berlino), come pure in * Cod. 33-E 18 p. 7-11 della Biblioteca Corsini porta la data del 10 settembre. Il breve al duca di Ferrara del 15 settembre 1555 in Areh. stor. Ital. Ser. 3 XXV, 57 s.-Su Rucellai in Francia v. Nonciat. I, xxxvii, lxix ; II, 277 ss., 286 s.