610 Appendice, Il padre maestro del sacro palazzo nuovo arcivescovo di Consa verrà nuntio appresso l’imperatore. Mi rallegro per amor di V. S. Rma che avrà tal compagnia e certo è uomo di Dio e di gran prudenza, sebene esso si stima tanto poco che vi è stato da fare a quietarlo ma alla volontà di Dio non si deve far resistenza. Copia alla Bibl. Corsini in Roma. God. 33 E. 19, 471-474. 22. Papa Giulio III a Pietro Antonio di Capua, arcivescovo di Otranto. 1 Roma, 31 maggio 1554. Poiché ti abbiamo citato al giudizio dell’ Inquisizione per purgarti e tu vi ti sei purgato ed hai giurato che hai sempre seguito la fede cattolica ed i tuoi quattro compurgatori attestarono che hai sempre vissuto cattolicamente e noi vedemmo negli anni di tua dimora in Roma la tua pia vita, ti riaccogliamo nel seno della Chiesa e ti restituiamo nel tuo onore.2 Min.Brev. in A rm. 11, t. 71, nn. 318-319. Archivio segreto pontificio 23. Salvacondotto di Giulio III. 3 Roma, 20 ottobre 1554. Universis et singulis praesentes literas inspecturis salutem etc. Cum (Jilecti fllii nautae praesentium ostensores conducant ex portu Livornii ad hanc almam TTrbem nostrani lateres parvos quadratos et pictos ex His-pania adductos prò conficiendis pavimentis villae nostrae, idcirco sub- 1 Cfr. sopra, p. 156. 2 II caso dell’arcivescovo di Otranto produsse tanto rumore che Morone nella sua apologia (1557) notò: «La storia sua è nota» (Cantù, Eretici II, 180) ; poi cadde in dimenticanza così che Druffel dichiarò di non saper dare particolari. Nelle relazioni di inviati si trova nell’ottobre 1551 la prima volta menzionato, che a causa dell’esame inquisitoriale Giulio era contrario alla nomina dell’arcivescovo a cardinale (v. lettera di F. Gonzaga del 20 ottobre 1551 presso de Leva V, 276). Da * lettera di Bartolomeo Serristori arcivescovo di Trani in data di Roma 23 ottobre 1553 si sa che intorno a quel tempo durava ancora l’ostilità dell’inquisizione all’arcivescovo. Ai 14 di dicembre del 1553 *B. Serristori riferisce che Manrique si era nuovamente adoperato a nome dell’imperatore per il cardinalato dell’arcivescovo, in seguito a che Giulio III risolvette di udire i Reverendissimi dell’inquisizione. Martedì ebbe luogo dinanzi al papa una seduta dell’inquisizione, in cui l’arcivescovo si difese molto bene ; a causa del segreto delle discussioni non si sente se non che in un’altra creazione cardinalizia egli sarà considerato (A r c h i v i o di Stato in F i r e n z e). Ulteriore lume autentico dà il breve dato qui sopra e finora ignoto. 3 V. sopra, p. 239.