Fondazione del Collegio Germanico a Roma. 159 Un altro motivo, per cui Ignazio desiderava di vedere proprio a Roma un seminario per preti tedeschi, stava nella difficoltà di trovare in Germania il sostentamento materiale occorrente a tale istituto e di provvederlo di insegnanti idonei, aggiungendosi finalmente anche l’avversione contro il papato regnante moltiplicemente in Germania anche fra cattolici, e presso non pochi trasformatasi addirittura in odio. Per reagire ad essa, bisognava che gli alunni si persuadessero in Roma, vedendo coi proprii occhi, della « carità, beneficenza, desiderio d’aiutare e salvare» della Santa Sede e deponessero per tal via i loro pregiudizi. L’idea della fondazione di simile istituto prese radice in primo luogo nel Cardinal Morone, trattando il quale per la minuta del negozio con Ignazio di Loyola, questi mise il suo Ordine a disposizione per l’importante impresa. Messi a parte del segreto anche i cardinali Cervini, Carpi e Alvarez di Toledo, Morone si portò col Cervini da Giulio III, che accolse con gioia il progetto. A lui pure, disse il papa, era già balenato nella mente qualcosa di simile: di buon grado favorirebbe la cosa.1 I primi passi si compirono fin dal 1551, ma a causa dell’infausta guerra di Parma e della penuria finanziaria connessavi, l’esecuzione dell’impresa andò differita. Frattanto Ignazio non s’intiepidì e fidando nella Provvidenza continuò a mandar innanzi la cosa. Nel maggio del 1552 abbozzò un memoriale sul modo come si dovesse procedere nella fondazione.2 I candidati per regola siano fra i 16 e i 21 anno, di buona indole, sani e non deformi di corpo; inoltre, di limpido intelletto, di buon criterio e di maniere leggiadre. Sono gradite cognizioni preliminari e nascita nobile; inoltre vengano da diocesi diverse. Onde avere di tali alunni, il papa immediatamente od a mezzo dei suoi nunzi si rivolga all’imperatore e al re romano nonché ai principi e prelati dell’impero. Si prometta che si vuole sostenere tutto il mantenimento degli alunni ; agli occhi dei giovani scelti poi si faccia balenare che ritorneranno in patria forniti di scienza e virtù e provvisti di benefizi ecclesiastici. Perchè possa iniziarsi fra breve il collegio, i cardinali quanto più presto sia possibile deliberino i contributi che intendano pagare e questi m realtà versino quanto prima possono giacché per il primo anno le spese sono doppie a confronto di più tardi. Frattanto l’istituto può mettersi in una casa presa a pigione da scegliersi nelle vicinanze del Collegio Romano, perchè gli alunni dovevano frequentare quelle lezioni. Giulio III fece il passo decisivo per la fondazione del Collegio Germanico nel luglio 1552 nominando protettori dell’istituto sei 1 Vedi Polanco II, 421 ss. Cfr. Ignazio ai nunzi pontifici 1554, presso SCHROEDER 211. 2 SCHROEDER 9 SS. StEINHUBER I2, 8.