102 Giulio III. 1550-1555. Libro I. Capitolo 3. bero ind’innanzi le cose, fu dato di prevederlo chiaramente allorché (1° novembre 1552) il cardinale Este, tutto devoto agli interessi francesi, arrivò a Siena come governatore per Enrico II.1 Un’alleanza difensiva ed offensiva e la dislocazione di altre truppe francesi a Siena dimostrarono quanto i francesi fossero decisi a consolidarvisi.2 II viceré di Napoli, Pedro de Toledo, faceva preparativi a tutta possa per cacciarli e così, appena spento l’incendio a Parma, stava per scoppiarne un altro nell’Italia media. Alla fine di settembre del 1552 Giulio III aveva incaricato una commissione composta di quattro cardinali di apprestare provvedimenti per la mediazione della pace tra Carlo V ed Enrico II. Egli sperava tuttora di riuscire almeno ad impedire il nuovo turbamento della pace in Italia e ripetutamente si consultò sulla cosa coi cardinali de Cupis, Pacheco, Verallo, Puteo, Cicada e Mignanelli. Ben sapendo che il viceré di Napoli spingeva l’.im-peratore a un’impresa contro Siena, sulla fine di novembre egli spedì a Pedio de Toledo Bernardo de’ Medici e consigliò di attendere ancora prima di far marciare le truppe, ma quegli persistette nel suo proposito.4 A Roma, dove sopravviveva il ricordo dello spaventoso Sacco del 1527, ridestaronsi nel dicembre nuovi timori di ostili intenzioni degli spagnuoli sulla città. D’accordo coi cardinali il papa fece prendere provvedimenti di precauzione, per i quali elevarono lagnanze il partito spagnuolo in Roma ed anche il viceré. Da questo lato però si potè essere contenti, perchè Giulio III fece buon viso a cattivo giuoco e, a malgrado della sua «neutralità», permise alle truppe degli spagnuoli di marciare per lo Stato pontifìcio. Le misure da lui prese non mirarono che ad impedire violenze e torbidi nel suo proprio territorio.5 Anche all’ultimo mo- 1 Secondo una * relazione cifrata di Ipp. Capilupi al cardinale E. Gonzaga del 19 ottobre 1552 Dandino avrebbe detto che anche il cardinal Farnese avrebbe aspirato al posto ottenuto da Este. Archivio Gonzaga in Mantova. 2 Sozzisi 92 s. 3 y iP * rPiazioni di Serri stori del 16 e 28 settembre e 3 ottobre 1552 ( Archivio di Stato in Firen ze) ; Raynald 1552, n. 44 ; Druffel II, 766 s., 778, 790 s. In una * lettera al cardinale Madruzzo da Roma 20 settembre 1552 il cardinale Pacheco rileva la buona volontà del papa quanto alla mediazione della pace. Archivio della Luogotenenza a Innsbruck. 4 Su questa missione vedi Pieper 45. 5 Colle lettere di Lasso presso Druffel II, 831, 840 cfr. il * Diario di Cola Coleine (BibliotecaChigi loc. cit.) ; Caro, Lett. pubblio, da Mazzuciielli II, 98 ; * relazioni di Serristori del 17, 18 e 19 dicembre 1552 ; in quella del 19 è detto: *« Tornò S. B"‘ a alterarsi grandemente sopra l’haverle questa mattina in consistorio replicato il card. S. Iacomo et Burgos ohe la faceva male a armare dolendosi del modo che si era proceduto seco» (Archivio di Stato in Firenze). Il * breve per Vepisc. Nepes. (P. A. de Angelis) et abb. Bresegno relativo al commissariatus ad hospitandum pedites et equites, quo» vieerex Neapolis