250 Giulio III. 1550-1555. Libro Í. Capitolo 6c. sveglio di viva attività edilizia, aveva preso un nuovo slancio, che continuò sotto Giulio III.1 Insieme agli italiani Leonardo Bufalini e Ulisse Aldovrandi sono principalmente due uomini d’origine tedesca, ai quali i posteri debbono più precisa notizia della Roma del Cinquecento. Uno fu Marten van Heemskerck, discepolo di Jan van Scorei, che, come tanti suoi connazionali, se ne venne per ragione di studio nell’eterna città nel 1532 e vi si trattenne fino al 1535.2 Heemskerck ha approfittato molto industriosamente del suo soggiorno. Una gran parte dei suoi schizzi e disegni s’è conservata e costituisce ora un tesoro del gabinetto delle stampe di Berlino. In questa collezione trovansi grandi e piccole vedute di Roma, dei suoi colli, antichi monumenti, ruine, chiese, palazzi, cortili con statue e giardini antichi, fogli di alto valore storico ed archeologico inapprezzabili per la loro precisione. Quasi sempre formati dinanzi agli stessi oggetti, essi con coscienziosa fedeltà, senza aggiunte e abbellimenti, riproducono tutto così com’era allora;3 altri libri di schizzi di romei e le stampe di quel tempo offrono graditi complementi. Fra le stampe emerge la compilazione Speculimi Romcmae magnificentiae dell’operoso editore Antoine La-fréry, che alla metà del quarto decennio del secolo XVI prese stanza a Roma.4 Il secondo tedesco è il giureconsulto francofordiense Giovanni Fichard, che durante la sua dimora a Roma nell’autunno del 1535 ebbe il felice pensiero di fissare in iscritto le sue svariate impressioni.5 Le affrettate notizie messe già sul luogo in lingua ^1 1 Con Amasaeus, Oratio in funere Pauli III P. M., Bononiae 1563, e* Modto. Il Tevere, Roma 1556, 7 cfr. il nostro vol. V, 712 ss. Sull’aumento dei prezzi sotto Paolo Ili vedi Lùtólf, Sehweizergarde 32. Navagero ai 30 d’ottobre del 1557 * riferisce che a Roma le case valevano quattro volte più che a Napoli (Biblioteca di Corte a Vienna). 2 Cfr. Preibisz, .¥. v. Ueemskerck, Leipzig 1911, e IIoogewerff, Seder-landsche Schilders in Italie 195 s. 3 Cfr. J. Springer in Jahrb. der Preuss. Kunstsamml. V (1884), 327 s. ; * XII (1891), 117 s. e in Studien zur Kunstgesch. für A. Springer 226 s., come pure l’inventario critico di Michaelis, Römische Shizzenbiicher in Archäol. Jahrb. VI (1891), 126 ss.; Hübner I, 16, 52 s. Christian Hülsen e Hermann Egger preparano un’edizione completa dei libri di schizzi del Heemskerck. Di questa magnifica opera, che darà 300 disegni in 180 tavole in fototipia sfumata, fra cui 20 tavole di facsimili in fototipia a colori, con catalogo descrittivo, per la bontà degli editori potei adoperare i primi fogli, 4 Cfr. Jahrb. des deutsch, archäol. Inst. VII, 83 s. ; v. Fabriczy in Arch. stör, d. Arte VI (1893), 112 s.; Ehrle, Roma prima di Sisto V 11 ss., e Hübner I, 15 s., 34 s., 49 s., 57 s. 6 Li’Italia di G. Fichard venne pubblicata da J. C. v. Fichard nel Frank-furt. Archiv für ältere deutsche Literatur und Geschichte III (1815), 1 ss. con una buona introduzione, ma rimase quasi completamente dimenticata fintantoché nel Repertorium für Kunstwissenschaft XIV, 130 ss. Schmarsow non richiamò