16 Giulio III. 1550-1555. Libro I. Introduzione. l’elezione. Tuttavia la candidatura del Toledo non era più di una manovra elettorale. I francesi dichiararonsi per lui onde scindere l’unione degli imperiali e sottrarre all’inglese il voto almeno di Toledo : anche ad altri cardinali essi diedero l’aspettativa della tiara unicamente per alienarli dal Fole. Onde costringere il partito francese a confessare la sua doppiezza, gli imperiali aderirono in apparenza alla candidatura del Toledo, tanto che ne sembrava sicura la elezione. A questo punto i francesi lo abbandonarono immediatamente.1 I suoi successi nella lotta contro il Fole incoraggiarono il partito francese a tentare ora anche la candidatura di Salviati. A giudizio del cardinale Maffei,2 ove avessero messo le mani avanti più rapidamente, essi sarebbero riusciti. Ma il Gonzaga, vecchio amico del Salviati, giudicò di dover prima chiedere un parere dell’imperatore e da questa parte in una lettera a Ferrante Gonzaga si ebbe nuovamente un reciso rifiuto. Addì 12 dicembre giunsero finalmente in Roma, annunciati il 10 dal d’Urfé, i cardinali francesi du 'Bellay, Guise, Châtillon e Vendôme, che dopo breve riposo presso l’inviato francese reca-ronsi al conclave. Questo rinforzo del partito avversario fu un grave colpo per gli imperiali. Anche per lo scrutinio del 12 dicembre essi, questa volta forse seriamente, avevano voluto mettere Toledo in luogo del Pole, ma alla notizia dell’arrivo dei francesi ritornarono al Pole. Toledo non riportò che 12 voti e 3 accessioni. La sera del 12 comparve anche il cardinale Tournon, ma la sua comparsa ¡non fu un guadagno per il partito francese perchè a causa di malattia dovette abbandonare il conclave fin dal 14 dicembre il francofilo Filonardi, che morì ai 19.3 Coll’entrata dei francesi cominciò un nuovo periodo per il conclave. Il numero degli elettori era ora salito a 46, tanto che la maggioranza di due terzi importava 31. Gli elettori però scesero a 45 allorché addì 22 dicembre lasciò per malattia il Vaticano 11 Cervini, ma crescendo il 28 a 47 per l’arrivo dei cardinali de la 'Chambre e d’Amboise. L’ingresso in conclave di Giovanni di Lorena il 31 dicembre rimase senza influenza sulle proporzioni dei partiti perchè fin dal giorno seguente, in seguito al suo mal della pietra, de la Chambre dovette cercar cure fuori del Vaticano. Così pure l’arrivo, ai 14 di gennaio, del Bourbon venne ben presto bilanciato dal fatto, che il partito francese perdette il Ridolfi, gravemente infermo, il quale lasciò il conclave ai 20 1 Così secondo Maffei presso Merkle II, 49. Secondo Massarelli (ibid.) si sarebbe tornato ad abbandonare Toledo per la ragione che italiani e francesi non volevano lo spagnolo come l’inglese. Cfr. Muzio, Lettere 119. 2 Presso Merkle II, 51. 3 Cfr. Muzio, Lettere 123.