Condizioni della Chiesa nei Paesi Bassi. 519 chiato, inon vi sarebbe altro rimedio da quello infuori di darlo alle fiamme senza badare se occupasse anche il grado più alto.1 È altrettanto caratteristico che negli ultimi giorni di sua vita Paolo IV trovasse calde parole di lode per l’antico suo avversario Filippo II per la ragione che questi procedeva con rigore in Ispagna contro gli eretici.2 Addì 21 maggio 1559 aveva avuto luogo a Valladolid il primo grande autodafé pubblico. Conforme alla sentenza allora pronunziata la maggior parte dei carcerati venne graziata ; tredici, fra cui tre preti, cinque donne e un ebreo, furono consegnati al braccio ¡secolare per l’esecuzione. Tutti questi infelici si pentirono dei loro errori ad eccezione di uno, che quale eretico assolutamente ostinato venne bruciato vivo.8 b. In un’altra parte del gigantesco impero spagnuolo, nei Paesi Bassi, verso la fine del pontificato di Paolo IV in una questione ecclesiastica si venne parimenti a concorde procedimento della podestà ecclesiastica e regia. Circa la metà del secolo XVI in maggioranza largamente preponderante la popolazione di queste contrade altamente sviluppate sotto il rispetto materiale e civile attenevasi fedelmente alla religione dei suoi padri.4 Nel paese sì eminentemente cosmopolita non si era riusciti a diventare completamente signori del movimento protestante. Nel sesto decennio del secolo XVI la propaganda protestante segreta assunse nei Paesi Bassi un carattere tanto più pericoloso perchè mediante profughi francesi e inglesi prese radici anche nelle regioni settentrionali il calvinismo rivoluzionario, che già prima era penetrato nelle provincie vallone meridionali.5 A Filippo II non sfuggì il peggioramento della situazione: che se da principio si limitò a confermare gli ordini emanati da Carlo V contro le eresie, diede però chiaramente a vedere che non intendeva tollerare la negligenza, con cui fino allora erano stati ap- 1 Ribier II, 815. 2 Ribier II, 814 s. Secondo 1’* Avviso di Roma del 24 giugno 1559 il papa fece chiamare il giovedì gli inquisitori nella sua stanza e tenne loro un lungo elogio di Filippo II per le sue punizioni di luterani : Biblioteca Vaticana. 3 Vedi Schäfer I, 324 s. ; Riess 371 s. ; S. Franc. Borgia III, 505 ss. ; Atti d, Soc. Lig. XXXVIII, 104 s. 4 Giusta le concordi testimonianze di Enrico Dionysius (1553 ; vedi Hansen, Akten zur Geschichte des Jesuitenordens, Bonn 1896, 247) e di Badoer (1557 ; vedi Axbèri Ser. 1 III, 291) non può sussistere dubbio in proposito ; vedi Pl-RENNE III, 452. 5 Cfr. Rachfahl, Oranien I, 409 s. ; Pirenne III, 525 ss.