396 Marcello II e Paolo IV. 1555-1559. Libro II. Capitolo 3 b. sorprendere ad armi bianche, vale a dire di togliergli l’arma di mano.1 Quest’ultimato fu consegnato al papa il 27 agosto da Pirro dell’Offredo, il terzo inviato dell’Alba. Poiché Offredo si espresse più acremente che lo stesso scritto, si venne ad un sì rumoroso scambio di parole, che il maestro di camera chiuse le porte esteriori affinchè coloro che si trovavano nell’anticamera non sentissero la lite.2 Frattanto i preparativi in Roma avevano progredito: il papa sognava di potere aumentare le sue forze militari a 30,000 uomini. 3 Addì 15 agosto giunsero a Roma altri 1200 guasconi, soldati valorosi, ma sfrenati e ladri.4 Onde coprire le spese si dovettero imporre nuove imposte e questo del pari che la distruzione punto riguardosa delle ville e vigne situate fuori le mura della città suscitò grave malcoltento nel popolo. -In questi lavori ordinati da Camillo Orsini non si risparmiarono neanche chiese e conventi. Come in Borgo, si eseguirono fortificazioni anche in Trastevere e nuove opere esterne a Castel S. Angelo.5 Tutto questo però non bastava contro un attacco serio, perchè per quanti bastioni fossero cominciati, non uno solo era compiuto ed ancor più funesto addimostravasi il fatto, che le truppe papali erano del tutto disperse nella campagna per la ragione che il pontefice, ignaro in fatto di guerra, non voleva lasciare senza presidio alcun luogo fortificato e sacrificare cosa alcuna che gli appartenesse.8 In un concistoro del 4 settembre 1556 si tornò a discutere sulla risposta da darsi alla lettera dell’Alba e parlossi della possibilità d’un accomodamento.7 Ma la notte seguente arrivò la notizia, che l’Alba colle sue truppe aveva passato i confini e già occupato Pontecorvo.8 1 La lettera sta in spaglinolo e francese in Weiss, Pop. de Gran-velie IV, 666 s. ; in italiano nelle appendici a Nores 400 ss. ; ibid. la simile lettera al Collegio cardinalizio. Cfr. Riess 138 ss.; Balan VI, 467. 2 Vedi Navagero presso Brown VI 1, n. 589 e 1’** Avviso di Roma del 29 agosto 1556. Cod. TJrb. 1038, p. 156. Biblioteca Vaticana. 3 y p** irriso citato in n. 2. 4 Cfr. Navagero presso Brown VI 1, n. 577 e presso Alberi 401 ss. 5 Con Massarelli 295 cfr. Navagero presso Brown VI 1, n. 588 ; 8'ummarii 350 ss. e specialmente gli ** Avviai di Roma dell’8, 15 e 29 agosto e 5 settembre 1556 (Biblioteca Vaticana, loc. cit.). Cfr. pure Bicci, Not. d. famiglia Boccapaduli, Roma 1762, 112 e Pagliucchi 128 s. sui lavori d’allora e posteriori a Castel S. Angelo. Circa le spese Navagero addì 22 agosto 1556 riferisce : * « Qui si fa conto chel pontefice babbi una spesa di c. 80,000 scudi al mese ne si vede come possa lungamente sostenerla ». Biblioteca Marciana in Venezia. 6 V. le relazioni di Navagero presso Brown VI 1, n. 646 ; VI 2, n. 685, come pure Riess 146. 7 Massarelli 295. Brown VI 1 n. 596, 600. Bonfigi.iazzi presso Nores 122, n. 1. 8 Massarelli 295. Brown VI 1, n. 603. M. Roseo 519 s. ATarmai. II, 470.